Galleria fotografica

“Vorrei fare della mia arte ciò che i bluesman hanno fatto nella musica”. Si riassume in una frase, l’arte di Afran, norme d’arte di Francis Nathan Abiamba, nato nel 1987 a Bidjap, in Camerun.

È lui che la GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea) di Torino ospita per una performance a corollario della settima edizione del “Festival Panafricano”, che per quattro giorni - dal 22 al 25 giugno - porterà a Torino artisti, musicisti, scrittori, registi e intellettuali africani.

La rassegna, organizzata dall’associazione Panafricando con il patrocinio della Città di Torino, sarà l’occasione per immergersi nella ricchezza della cultura africana e scoprire la profonda influenza nel mondo.

Si parte giovedì 22 giugno alle 16:30 alla GAM con la performance dal titolo provocatorio “L’arte può rompere le scatole”. Afran, artista africano emergente tra i più interessanti nel panorama dell’arte contemporanea, creerà una delle sue opere in cartone e acrilico davanti agli occhi del pubblico, che potrà influire sul processo creativo attraverso un confronto con l’autore. Il concerto di un altro artista camerunense chiude la serata alle 21.30 al Cine Teatro Baretti, dove Ba Banga Nyeck, per la prima volta a Torino da Strasburgo, si esibirà con il balafon cromatico, strumento di cui è l’inventore.

Arte e musica saranno protagoniste di tutte le serate del Festival. Venerdì 23 alle 21.30 al Cine Teatro Baretti il cantante italiano ed ex partecipante di Amici Esa Abrate celebrerà l’Africa, suo continente d’origine, con un concerto di musica pop e R&B. Il concerto è gratuito con prenotazione obbligatoria, come tutti gli appuntamenti del Festival.

Sabato 24 un DJ set accompagnerà la sfilata di costumi tradizionali africani e di loro rivisitazioni in chiave moderna al Polo Culturale Lombroso 16, mentre alle 21 al Cine Teatro Baretti è in programma lo spettacolo comico di Nathan Kiboba, congolese residente a Milano, noto per i suoi monologhi su Youtube. Domenica 25 giugno l’evento finale del Festival: un concerto al Cinema Teatro Maffei alle 21, con i ritmi coinvolgenti di Sirlene, cantante brasiliana e italiana per adozione, e la sua band.

Oltre a mostrare il talento e la creatività africana, il Festival Panafricano è prima una piattaforma per il dialogo e lo scambio di idee, con l’obiettivo di approfondire, attraverso dibattiti, conferenze, presentazioni di libri, laboratori tematici e proiezioni di film e documentari, la comprensione delle questioni sociali, politiche ed economiche che riguardano l'Africa.

Afran ha studiato presso l'Istituto di Formazione Artistica di Mbalmayo, dove si è diplomato in ceramica, per poi lavorare al fianco di alcuni dei più famosi artisti camerunesi e congolesi. Nel 2006 ha iniziato a studiare arte contemporanea con Salvatore Falci, professore di arti visive all'Accademia di Carrara, Bergamo.

Nel 2008 la sua prima personale presso il Centro Culturale Spagnolo di Bata, in Guinea Equatoriale, diventa la prima di una lunga serie di esposizioni personali e collettive nel mondo, in particolare in Camerun, Guinea Equatoriale, Spagna e Italia, dove vive.