Per il marchio torinese, l’edizione 2025 della 1000 Miglia ha un significato speciale: rendere omaggio al ruolo fondamentale svolto dalla Fiat 600 nella storia d’Italia. A schierarsi sulla griglia di partenza sarà un raro esemplare celeste della Fiat 600 del 1955, prima serie, solitamente custodito presso il Centro Storico Fiat di Torino. Al volante della Fiat 600 del 1955 un equipaggio tutto al femminile: Laura Confalonieri, vicedirettore di Ruoteclassiche, e Valentina Menassi, giornalista e collaboratrice de Il Giornale. Entrambe giornaliste esperte e appassionate sostenitrici del patrimonio automobilistico, incarnano lo spirito di questa celebrazione.
Fiat e Abarth accompagneranno con orgoglio le vetture storiche lungo il percorso della 1000 Miglia con una serie di “Support Cars”, parte integrante dell’omaggio al patrimonio della leggendaria Fiat 600 del 1955. La prima, una recentissima Fiat 600 Hybrid con motorizzazione ibrida che abbina il nuovo motore turbo T-gen3 a un cambio automatico a doppia frizione. La seconda una Abarth 600e Scorpionissima, la più potente Abarth di sempre, con 280 CV, un motore elettrico da 207 kW e accelerazione 0-100 km/h in soli 5,85 secondi.
La Fiat 600 è un pezzo di storia e un simbolo dell’ambizione di motorizzare l’Italia del dopoguerra, affiancando e infine superando la tanto amata 500 “Topolino”. La sua presenza in gara è anche un tributo a Dante Giacosa, il più famoso progettista Fiat di cui nel 2025 si celebra il 120º anniversario della nascita. Giacosa ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’auto italiana con modelli iconici come la Topolino, la 600 e la 500—vetture che hanno contribuito a rendere la mobilità un diritto accessibile a tutti.
La 43ª edizione della 1000 Miglia, la leggendaria gara di regolarità per auto d’epoca, che dal 17 al 21 giugno 2025 vedrà oltre 400 veicoli percorrere il classico tracciato Brescia-Roma-Brescia. L’evento di quest’anno si snoda lungo un tracciato “a otto” ispirato a quello delle prime 12 edizioni della 1000 Miglia di velocità, rievocando le origini di una delle più grandi leggende del motorsport italiano.