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Ormai da anni, la Finlandia stravince la classifica di “Paese più felice al mondo”. Una felicità che è fatta anche di un profondo rispetto del prossimo, di pace e di silenzi. Esattamente quello che i giovani finlandesi, quando finiscono le scuole, non riuscivano a rispettare radunandosi sulle spiagge per festeggiare la fine delle lezioni, lasciando un segno evidente del loro passaggio con un tappeto di bottiglie, vetri rotti e rifiuti di ogni tipo.

Al comune di Espoo, città nella regione dell’Uusimaa con 305mila abitanti definita la “Los Angeles della Finlandia” e sede di numerose aziende, istituzioni, centri studi e università, il casino dei giovani sulle spiagge proprio non andava giù. Dopo aver capito che invitare i ragazzini alla moderazione equivaleva a perdere tempo, ma contrari all’idea di mandare la polizia a manganellare chi voleva solo far festa, le autorità hanno trovato una soluzione sardonica che non ha eguali al mondo: trasmettere musica classica dagli amplificatori di Haukilahti, una delle spiagge più frequentate dai giovani.

E lo stratagemma, incredibile, funziona davvero. È stato sufficiente creare una playlist in cui svettano il “Danubio Blu” di Strauss, “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi e “Ave Maria” di Schubert per convincere i ragazzini a sloggiare. La notizia, ripresa dai media di mezzo mondo, è stata documentata per la prima volta da “Yle”, la televisione di Stato finlandese e commentata in diretta da Mikko Juvonev, soddisfattissimo capo della polizia locale: “Per qualche strano motivo la musica classica non piace ai giovani, che preferiscono stare alla larga dai luoghi dove viene diffusa. Ad apprezzare l’idea sono soprattutto le famiglie, che l’indomani mattina trovano la spiaggia in ordine e non trasformata in una discarica”.

In realtà, ammettono le stesse autorità, si è trattato di un vero azzardo, perché non esistono prove scientifiche che dimostrino la possibile avversione di qualcuno al potere della musica classica: secondo diversi studi i ritmi e le tonalità contribuiscono a rilassare i muscoli, ridurre la pressione arteriosa, il battito cardiaco, il ritmo respiratorio e la secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress. Un effetto rilassante che a vent’anni interessa poco, anzi.