Premessa: meglio scordarsi, almeno per questa volta, le storie di cuore & amore tipiche del cinema a cui ci ha abituati Gabriele Muccino. Quelle vicende in cui tutti, prima o poi, finiscono per riconoscersi come è successo per “L’ultimo bacio”, o ancora “Ricordati di me”, “Sette anime”, “Baciami ancora”, “L’estate addosso” e via così, in una galleria di volti e storie ruvide e tenere al tempo stesso, a volte affilate ma sempre con i bordi ben cuciti.
“Fino alla fine”, la più recente fatica del regista romano che Hollywood ci ha restituito, non ha nulla a che fare con le storie alla Muccino prima maniera: è uno spartiacque che anticipa forse un nuovo corso nella sua carriera, o magari soltanto una divagazione sul tema dei sentimenti.
Preambolo necessario per spiegare che “Fino alla fine” è più un film d’azione, diretto in modo energico da Muccino, che nel lungo soggiorno americano ha probabilmente imparato come si girano gli “action movie”, dove sistemare le macchine da presa e soprattutto dove piazzare gli attori perché siano funzionali alla scena. Una capacità notevole, certo, che però diventa un po’ troppo abusata quando i protagonisti sono così assorbiti dal vortice della vicenda da finire per urlare le proprie battute, quasi per togliere il tempo di rifiatare agli spettatori, trascinati a forza nella vicenda.
Ma tutto questo funziona quando è dosato, o il rischio è di creare assuefazione, dando per buona la cifra del film dalle prime scene ai titoli di coda. E lo stesso vale per la missione di tratteggiare i vari personaggi, seguendoli nella trama e nelle loro mutazioni, che in questo caso non sono lente e ben distese, ma fin troppo repentine e improvvise.
Ma questo nulla toglie ad una pellicola girata benissimo, con una splendida fotografia e un montaggio altrettanto adrenalinico (merito, rispettivamente, di Fabio Zamarion e Claudio Di Mauro). La vicenda si ispira idealmente a “Victoria”, film tedesco del 2015 diretto da Sebastian Schipper, una pellicola particolare perché realizzata con un unico piano sequenza che non cambia mai per 140 minuti.
“Fino alla fine è il mio tredicesimo film – ha dichiarato Muccino - sono volati i 27 anni in cui mi sono immerso in questo mestiere, anni intrecciati alla mia sensibilità per l’animo umano e le sue dinamiche, drammatizzandole e creando così personaggi che potessero prendere vita propria, permettendomi di vivere assieme a loro molteplici vite. Questo è il motivo per cui faccio cinema. Fino alla fine è anche il mio primo film in cui azione e adrenalina si intrecciano così tenacemente con sentimenti primari come la necessità di vivere, sopravvivere e amare fino al limite estremo. I sentimenti dei personaggi sono senza tempo come la loro età. Hanno un’età universale, perché universali sono le pulsioni che li muovono. È un film per tutti, è un film che parla a tutti, perché la vita segue le stesse dinamiche da millenni e i sentimenti che muovono i personaggi di questa storia, non hanno età”.
Il ruolo di Sophie, la protagonista femminile, è affidato a Elena Kampouris, attrice newyorkese classe 1997, accanto a lei Saul Nanni nel ruolo di Giulio e ancora Lorenzo Richelmy (il Komandante), Enrico Inserra (Samba) e Francesco Garilli (Sprizz).
Fino alla fine rappresenta un progetto unico anche perché è stato girato in due lingue. “Ho voluto creare due versioni distinte e indipendenti: una in inglese e una in italiano. Ho scritto il personaggio di Sophie con l’identikit di una ragazza americana di provincia, di ceto medio-alto e di origini italiane. Nella versione “internazionale”, lei comunica con i ragazzi che incontra in Italia nella sua lingua, ovvero l’inglese. Non volevo però che la versione distribuita in Italia perdesse il contrasto e il dialogo tra due mondi che si incontrano, come accade nella vita, e che si sarebbe perduto con la convenzione del doppiaggio, che necessariamente livella tutto. Per questo motivo, ogni scena è stata girata due volte: in inglese e in italiano. Elena Kampouris ha imparato la nostra lingua, riuscendo a consegnare un personaggio potente ed efficace in entrambe le versioni. Le due versioni del film sembrano effettivamente una la clonazione dell’altra. Questa formula di realizzazione di un film è senza precedenti. Ho inoltre chiesto a Elena di imparare a suonare il pianoforte, e quelle che si vedono sullo schermo mentre esegue l’Étude Op. 10, No. 12, comunemente conosciuta come “Étude rivoluzionaria” di Chopin, sono realmente le sue mani”.
LA TRAMA
È la storia di Sophie, una giovane americana di vent’anni che ha vissuto tutta la vita sottovuoto e in solitudine. Durante una vacanza a Palermo con la sorella, nelle ultime 24 ore prima del ritorno in California, incontra Giulio e il suo gruppo di amici siciliani. Sono 24 ore cambieranno per sempre la sua esistenza. Desiderosa di vivere fino in fondo, Sophie decide di scegliere di camminare sull’orlo del baratro trascinandosi in una vertigine pericolosa, trasformando una semplice avventura in una battaglia per la sopravvivenza, il riscatto e l'adrenalina pura. In questo labile confine tra vita e morte, Sophie verrà risucchiata dal fascino del pericolo, commettendo errori che marchieranno la sua vita, cambiandola per sempre.
CAST TECNICO
Regia - Gabriele Muccino
Soggetto e sceneggiatura - Gabriele Muccino e Paolo Costella
Direttore della fotografia - Fabio Zamarion
Scenografia - Massimiliano Sturiale
Costumi - Angelica Russo
Musiche - Paolo Buonvino
Suono presa diretta - Mario Iaquone, Emanuela Giunta
Montaggio - Claudio Di Mauro (a.m.c.)
Casting Usa - Denise Chamian (CSA)
Casting Italia - Antonio Rotundi (u.i.c.d.)
Aiuto regia - Alberto Mangiante
Produttore delegato Lotus - Carlotta Galleni
Produttori esecutivi - Paolo Sciarretta, Luca Mezzaroma
Produttore associato Adler - Marco Colombo
Produttore associato Ela Film - Renato Ragosta
Liberamente ispirato al film - “Victoria” Di Sebastian Schipper (2015)
Prodotto da - Raffaella e Andrea Leone
Produzione - Lotus Production, società Leone Film Group, con Rai Cinema in associazione con Adler, in associazione con Ela Film
Durata - 1h 57’
CAST ARTISTICO
Sophie - Elena Kampouris
Giulio - Saul Nanni
Komandante - Lorenzo Richelmy
Samba - Enrico Inserra
Sprizz - Francesco Garilli