Per Hemingway era il “frutto del paradiso”, e non si sarebbe stupito affatto, del clamoroso successo che l’avocado sta vivendo in tutto il mondo. Originario dell’America centrale, deve la popolarità ad un’alta concentrazione di vitamine E e A, che proteggono l’organismo dall’invecchiamento, e con un contenuto elevato di grassi monoinsaturi, i celebri “Omega 3”, che al contrario aiutano a combattere il colesterolo “cattivo”, ma pur essendo ricco di grassi non fa ingrassare, anzi, riduce i depositi di adiposi nei tessuti e nel fegato.
Quanto basta per dare un senso a “The Avocado Show”, primo ristorante dove il menù è totalmente a base del frutto sudamericano che, nato ad Amsterdam nel 2017 quasi come una scommessa, si è trasformato in un franchising che dopo Bruxelles e Madrid sta lentamente conquistando la vecchia Europa, strizzando l’occhio anche agli States.
Il primo locale, quello ospitato nella capitale olandese, è strategicamente ubicato nel quartiere De Pijp, nella zona sud, e a volerlo con tutte le forze sono stati tre amici con passato da ristoratori: Julien Zaal, Jaimiei vam Hei e Ron Simpson. All’appello, nella variegata ristorazione della capitale olandese, melting pot di culture diverse, mancava poco, come ad esempio un ristorante super-vegan che in menù avesse però piatti conosciuti e apprezzati ovunque: hamburger, hot-dog, panini e nuggets, ma anche frullati, gelati e insalate. Tutto, rigorosamente, fatto di avocado, che accompagna anche piatti “instagrammabili” come pancake, pollo cajun, uovo in camicia e hummus. E per i veri avocato-dipendenti, una collezione di merchandising intelligente fra cui custodie per iPhone con la stampa di un avocado, tazze a forma di avocado, felpe con cappuccio, borse per la spesa, materassi gonfiabili a forma di avocado e ricettari, oltre agli ombrelli e ad un kit per la coltivazione di avocado. Ma la trovata più fulminante di tutte, capace di diventare quasi un business a sé, sono le chips di avocado.