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Secondo la leggenda, “Garden Lodge”, la sontuosa residenza vittoriana di Freddie Mercury al numero 1 di Logan Place, nel quartiere di Kensington, a Londra, nelle volontà testamentarie è finita nelle mani di Mary Austin, colei che fu la sua fidanzata agli inizi della carriera, rimanendogli al fianco per il resto della vita, anche dopo l’ammissione della propria omosessualità.

Logan Place è una stradina stretta, e riconoscere l’ultima residenza di Mercury un tempo non era difficile: muri, marciapiedi e porte erano cospersi di messaggi, cuoricini, firme, fotografie e dediche, un luogo di pellegrinaggio per i fans dei Queen.

Mary, depositaria delle ultime volontà di Freddie, ci è andata a vivere con la sua famiglia, conservando il mistero anche sul luogo in cui Freddie ha voluto fossero sepolte le sue ceneri, che secondo voci mai confermate sarebbero sotto il grande albero di ciliegio che si vede anche dalla strada. La residenza, dotata di un ampio giardino privato e protetta da telecamere e un sistema antiintrusione elettrificato, era il rifugio di Freddie: acquistato nel 1980 e arredato con pezzi d’arte e ricordi acquistati durante i viaggi in giro per il mondo con i Queen.

Ora, a più di trent’anni dalla morte, l’immensa collezione privata di Freddie Mercury va all’asta. L’ha comunicato “Sotheby’s”, aggiungendo di essere stata contattata direttamente dalla signora Mary Austin, che ha deciso di aprire al mondo l’ultima residenza dell’uomo più importante della sua vita, dove morì il 24 novembre 1991 per le conseguenze dell’Aids contro cui combatteva in silenzio da anni. “Per molti anni ho avuto la gioia e il privilegio di vivere circondata da tutte le cose meravigliose che Freddie ricercava e amava - ha dichiarato Mary Austin in comunicato ufficiale di Sotheby’s - ma gli anni sono passati e per me è arrivato il momento di prendere la difficile decisione di chiudere questo capitolo della mia vita".

Per musei e collezionisti è ben più di una chiamata alle armi: è l’occasione pressoché unica, in qualche modo irripetibile, per poter mettere mano a qualche oggetto personale appartenuto ad una delle più grandi star del rock di sempre. La scelta spazia fra oltre 1.500 oggetti di ogni tipo: quadri fra cui un prezioso ritratto del pittore francese Jacques Tissot, valutato fra 400 e 600mila sterline, soprammobili, arredi, ma anche testi di canzoni dei Queen scritti a mano su fogli di carta, come “We are the champions” e “Killer Queen”, diversi costumi di scena fra cui la giacca da cerimonia in stile militare indossata per il “Drag Ball”, la festa del 39esimo compleanno di Mercury a Monaco di Baviera e la leggendaria corona con diamanti finti che replica quella di Sant’Eduardo (l’originale la indosserà King Charles III durante l’ormai prossima incoronazione), accompagnata da un mantello rosso con pelliccia sintetica, che Freddie era solito sfoggiare in chiusura dei concerti e indossata l’ultima volta nel 1986. Non mancano un pettine in argento Tiffany usato per i sistemare i baffi e gli occhiali a forma di stella sfoggiati nel video di “We will rock you”.

Una mole impressionante di cimeli accuratamente divisi in diverse aste che ripercorrono la vita e l’arte del frontman dei Queen: “The evening sale” (6 settembre), “On Stage” (7 settembre), “At Home” (8) e “In Love with Japan” (31 agosto-11 settembre). L’asta, intitolata “Freddie Mercury: A World of His Own”, sarà prima in mostra a New York, Los Angeles, Hong Kong e Londra, dove andrà all’incanto dal 5 settembre, giorno in cui Freddie avrebbe compiuto 77 anni. Una parte del ricavato sarà devoluta in beneficenza.