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Lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, andrà in onda su La7 Proserpina e le altre, un documentario prodotto da GA&A Productions con il patrocinio di Fondazione Marisa Bellisario, scritto da Mariangela Barbanente con la collaborazione di Consuelo Lollobrigida e diretto dalla stessa Mariangela Barbanente e Francesco Masi.

La storia dell'arte e della letteratura, il cinema e la televisione, hanno riprodotto nel tempo, implicitamente o esplicitamente, modelli e rappresentazioni della violenza perpetrata sul corpo delle donne con una tale disinvoltura da “normalizzare” e rendere irriconoscibili questi atti di violenza. Ma l’arte è uno specchio della società o contribuisce all’evoluzione di un sentimento collettivo?

Dai sarcofagi dell’antica Roma al Tintoretto, da Tiziano a Degas, molti grandi artisti hanno più o meno consapevolmente contribuito a tramandare l’immagine di una donna oggetto del desiderio maschile, desiderio che troppo spesso non accetta rifiuti e diventa stupro. Tante le opere d’arte, le sculture e i dipinti che raccontano di figure femminili del mito e della storia abusate, violate, rapite: Proserpina, Lucrezia, Susanna e le altre. Ed è come se, sublimata attraverso l’arte, la violenza maschile sul corpo femminile sia diventata una forma di erotismo.

Un viaggio tra epoche, temi e ispirazioni, che incontrerà anche grandi artiste donne - poche, troppo poche - da Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo, che con il loro pennello hanno saputo ritrarre con dolorosa partecipazione il corpo femminile violato. Assistendo alle opere provocatorie di artiste contemporanee come Marina Abramovic o Ana Mendieta l’occasione per riflettere su una nuova consapevolezza che si fa sempre più protagonista nella società contemporanea.

Un tema delicato, per la prima volta affrontato nel documentario da un team di esperti di livello internazionale composto principalmente, ma non esclusivamente, da donne, dove la diversità dei punti di vista rappresenta un arricchimento e non un ostacolo.

L'obiettivo non è di puntare il dito contro un artista o un movimento artistico in particolare, ma di offrire, nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, uno spunto di riflessione per guardare con occhi nuovi a tanti capolavori di fama mondiale e di fornire gli strumenti per riconoscere la violenza in tutti gli ambiti e in tutte le sue forme.