Secondo il Dizionario delle cucine regionali italiane, “Il toast, pane tostato o tosto, è un tipo di pane in cassetta tagliato a fette, che viene tostato con del calore secco, generalmente all'interno di un elettrodomestico specifico, detto tostapane. La tostatura lo rende croccante e piacevole al gusto. Il pane viene poi servito con burro, e marmellata a parte durante la prima colazione oppure come antipasto insieme ad ingredienti salati a piacere (burro, formaggio, prosciutto, tacchino, salmone, caviale, foie gras ecc.)”.
Uno dei più prediletti compagni di merende, ma anche di colazioni, pranzi e cene, a dire il vero, il democratico toast – da considerare anche uno dei primi street food della storia – vive dal 2014 la propria giornata mondiale nl’ultimo giovedì di febbraio di ogni anno grazie agli sforzi del “Tiptree World Bread Awards”.
Storicamente, le prime tracce di quello che sarebbe diventato l’attuale toast si fanno risalire al 1430, l’anno di una ricetta trascritta da un certo Oyle Soppys per utilizzare il pane tostato, allora usato più che altro per aromatizzare le bevande. Ma già nel XIX secolo, il pane tostato con l’ira di dio fra le due fette è annoverato fra le prelibatezze culinarie degli Stati Uniti e non a caso l’invenzione delle sottilette, da un’idea dell’imprenditore americano James Lewis Kraft, è strettamente collegata proprio alla popolarità raggiunta dal toast.
Nel tempo, non c’è cultura gastronomica che non sia impossessata del toast rivisitandolo o piegandolo ai gusti del proprio popolo. Un po’ come è accaduto in Francia con l’accoppiata “Croque Madame” e “Croque Monsieur”, o ancora lo “Skagen Toast” danese, la mozzarella in carrozza italiana, il “BLT” (bacon, lattuce, tomato) inglese o il toast di gamberi cinese. Il più comune e richiesto resta comunque il toast prosciutto e formaggio, ma molto cambia nel calcolo dei tempi giusti per la cottura, che dev’essere sufficiente per rendere l’esterno croccante e non bruciacchiato, mentre l’interno deve risultare ammorbidito dal ripieno, che nel caso del formaggio dovrebbe filare, che non significa colare da ogni parte. Insomma, sembra semplice ma non lo è, specie cercando di farlo a regola d’arte.