Il 2 febbraio di ogni anno, dal 1886, gli occhi dell’America puntano verso Punxsutawney, piccola cittadina con 5.000 abitanti nella contea di Jefferson, in Pennsylvania. È l’attesa si fa spasmodica per il “Groundhog Day”, da queste parti conosciuto come il giorno della marmotta, lo stravagante evento che ha come protagonista “Phil”, un roditore che secondo la tradizione saprebbe predire la durata dell’inverno.
La leggenda parla chiaro: se Phil vede la sua ombra quando riemerge dalla tana, l’inverno sarà destinato a durare altre sei settimane, se invece la ignora significa una primavera in anticipo. Inutile aggiungere che ogni anno migliaia di persone accorrono da tutto il mondo per assistere al momento in cui Phil emetterà la sua sentenza. E in fondo inutile è anche aggiungere che diverse ricerche scientifiche, la più recente nel 2022, hanno dimostrato che il comportamento delle marmotte è causale e in alcun modo associabile alle variazioni climatiche. Come se non bastasse, secondo il “National Oceanic and Atmospheric Administration”, statisticamente Phil azzecca le previsioni solo il 35% delle volte, ma fa lo stesso, per la gente non cambia nulla.
La cerimonia pagana va in scena a Gobbler’s Knob, una collina a tre km circa da Punxsutawney, dove gli impettiti appartenenti all’Inner Circle, con tanto di cilindro e smoking, prelevano Phil dalla sua tana e lo mostrano al pubblico. Entrare nell’Inner Circle non è affatto semplice: i 15 membri, obbligati a darsi un soprannome, sono presieduti da anni da Tom Dunkel, che sua volta ha ricevuto il prestigioso compito dal padre, mentre l’unico che può toccare fisicamente Phil è AJ “Rainmaker” Dereume, a cui spetta anche il compito di garantirne il benessere durante tutto il resto dell’anno.
Secondo la leggenda Phil non è una marmotta qualsiasi, ma la stessa che sopravvive dal 1886 grazie al “Nectar of Life”, una pozione magica che ad ogni sorso garantisce sei anni di vita in più, ma che purtroppo vale solo per marmotte.
Il Groundhog Day si è guadagnato la fama mondiale grazie all’omonimo film del 1993 (in italiano “Ricomincio da capo”), con Bill Murray nel ruolo di un meteorologo costretto a rivivere lo stesso giorno all’infinito.