Il primo stress della settimana inizia in genere al mattino presto, davanti all’armadio, quando scatta la domanda fatidica: cosa mi metto? Scovare l’outfit giusto per l’ufficio, che sia comodo a sufficienza per sopravvivere 8 ore e al tempo stesso elegante quanto basta per fare bella figura davanti ai capi, non è impresa semplice. Specie perché, appunto, si ripete ogni giorno, puntualmente.
Ma in Cina, qualcuno ha pensato che fosse arrivato il momento di dire basta al dress code da ufficio. Il trend, scivolato fino a diventare virale sui soliti social, nasce per dare l’ennesimo calcio alle convenzioni che in questo caso portano all’obbligo del tailleur e i tacchi per le donne, o la camicia e la cravatta per gli uomini. Così, a forza di parlarne e raccontarsi quanto sarebbe bello se, i più coraggiosi hanno preso fiato presentandosi in ufficio con calzettoni, ciabatte e pigiamoni tanto morbidi quanto inguardabili.
È stato un attimo: seguendo l’hashtag “gross outfits for work” – più o meno ‘disgustosi abiti da lavoro’ - l’indomani in tanti hanno pensato di imitarlo, testimoniando sui social il nuovo abbigliamento da ufficio, in tutto e per tutto uguale a quello di casa. Al momento, a sposare l’idea sono soprattutto le donne, che secondo le regole cinesi in ufficio sono tradizionalmente tenute a standard di eleganza piuttosto elevati. Della faccenda si è occupato di recente anche il “New York Times”, con un’inchiesta sociologica corredata da interviste a giovani cinesi beccati per strada con ciabattone e pigiama. Tra le tante, una ragazza ha ammesso: “Voglio poter indossare ciò che mi pare. Semplicemente non penso che valga la pena spendere soldi per vestirmi al lavoro, dato che sto seduta per ore. Desidero solo vivere un po’ di più a modo mio”.
I motivi della piccola, grande rivoluzione del professional outfit, secondo gli esperti, vanno dal desiderio di mandare in frantumi le convenzioni all’avversione verso l’ambizione sfrenata per la carriera. Ma qualcosa resta ancora impigliato dal periodo della pandemia, quando costretta a casa la gente ha barattato (e gustato) l’addio per mesi il nodo alla cravatta e la camicetta stirata di fresco con la vita comoda a bordo di pigiamoni & ciabattoni.