La 69^ edizione delle Guida Michelin, è quella che negli annali sarà ricordata come la “rivoluzione”. In scena alle porte della Franciacorta, davanti a 500 invitati fra ristoratori, professionisti e studenti, presentata da Federica Fontana, la selezione dei ristoranti che faranno parte della Guida 2024 celebra una gastronomia italiana sempre ricca, vitale e zeppa da giovani talenti che scalpitano e si fanno promotori di una ristorazione impegnata e sempre più sostenibile.
È l’edizione dei record: la Michelin Italia fa il bis di novità tre Stelle, celebra 5 nuovi ristoranti due Stelle, dei quali due ricevono la doppia Stella in un solo colpo, e si arricchisce di 26 ristoranti con una Stella, per un totale di 395 ristoranti Stellati lungo tutto lo Stivale.
Ma per tante nuove stelle che brillano, altrettante si spengono, e quest’anno a pagare il prezzo più alto è proprio il Piemonte, che esce con nessuna nuova stella e cinque ristoranti addirittura declassati. Per essere precisi Damiano Nigro di La Morra (Cuneo), I Caffi di Acqui Terme (Alessandria) e il clamoroso tonfo di Casa Vicina di Torino, ristorante all’ultimo piano di Green Pea, al Lingotto. Addio alla stella anche per La Fermata di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria (chef Riccardo Aiachini) e Il Cascinalenuovo di Isola d’Asti, storico indirizzo piemontese in attività da più di mezzo secolo.
I TRE STELLE
A ricevere le tre Stelle, massimo sigillo possibile, sono Atelier Moessmer“ di Norbert Niederkofler, a Brunico, ristorante all’interno di una villa storica restaurata dove chef Niederkofler rimane coerente al suo mantra di “cook the mountain”, una formula per la quale in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i cicli naturali per preservarne i sapori. Quindi il “Quattro Passi”, di Nerano, in provincia di Napoli, che riporta i tre astri della ristorazione in Campania, dove la penisola sorrentina si assottiglia puntando verso Capri, in una delle baie più romantiche della costa.
Oltre alle due new entry nella famiglia dei 3 Stelle Michelin, i Ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono: Villa Crespi Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN) ed Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
DUE STELLE
“Verso”, degli chef Mario e Remo Capitaneo, di Milano. Caso rarissimo di un ristorante nuovo che conquista subito velocemente le due stelle grazie ad una cucina inclusiva e aperta.
“La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti”, di Serralunga d'Alba (CN). Nuovo ristorante ospitato all’interno dell’albergo Il Boscareto riceve a pochi mesi dall’apertura 2 Stelle, grazie alla brigata dallo chef Michelangelo Mammoliti. Nello straordinario giacimento gastronomico e paesaggistico delle Langhe, Mammoliti riprende il suo viaggio attraverso la cucina dei ricordi, con l’amatissimo mondo vegetale.
“Andrea Aprea”, chef Andrea Aprea, di Milano. Lo chef, campano d’origine e milanese d’adozione, già bi-stellato al ristorante “Vun”, riversa tutto il suo talento e la sua esperienza nell’omonimo ristorante meneghino nel quale propone piatti moderni, da sapori netti e decisi, privi di compromessi.
“George Restaurant”, chef Domenico Candela, di Napoli. Roof-garden del “Grand Hotel Parker’s” dove la vista domina Napoli e il suo Golfo come in una cartolina.
"Piazzetta Milù", chef Maicol Izzo, di Castellammare di Stabia. Nella più autentica tradizione familiare, Piazzetta Milù è passata dalle mani dei genitori a quelle dei figli.
UNA STELLA
Sono 26 le novità una Stella Michelin, tra queste, quella al “Bluh Furore”, ristorante in Costiera Amalfitana, affidata ad Enrico Bartolini che ne ha definito la linea gastronomica.
Da segnalare, l’assegnazione di tre nuovi Stellati guidati da chef donna: Casa Mazzucchelli (Aurora Mazzucchelli), Ada (Ada Stifani) a Perugia e Wood (Amanda Eriksson) alle pendici del monte Cervino.
I ristoranti tre stelle Michelin in Piemonte
1. Alba – Piazza Duomo
2. Orta San Giulio – Villa Crespi
I ristoranti due stelle Michelin in Piemonte
1. Cioccaro - Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
2. Cervere - Antica Corona Reale
3. Serralunga d’Alba – Lew Rei Natura by Michelangelo Mammoliti
4. Fondotoce – Piccolo Lago
I ristoranti una stella Michelin in Piemonte
1. Alba – Locanda del Pilone
2. Caluso – Gardenia
3. Canale – All'Enoteca
4. Domodossola – Atelier
5. Guarene – La Madernassa
6. La Morra – Massimo Camia
7. Monforte d'Alba – Borgo Sant'Anna
8. Monforte d'Alba – Fre
9. Novara – Cannavacciuolo Cafè & Bistrot
10. Novara – Tantris
11. Orta San Giulio – Andrea Monesi - Locanda di Orta
12. Pinerolo – Zappatori
13. Piobesi d'Alba – 21.9
14. Pollone – Il Patio
15. Priocca – Il Centro
16. San Maurizio Canavese – La Credenza
17. Santo Stefano Belbo – Il Ristorante di Guido da Costigliole
18. Sauze di Cesana – RistoranTino & C.
19. Serralunga d'Alba – Guidoristorante
20. Soriso – Al Sorriso
21. Tigliole – Ca' Vittoria
22. Torino – Andrea Larossa
23. Torino – Cannavacciuolo Bistrot
24. Torino – Carignano
25. Torino – Condividere
26. Torino – Del Cambio
27. Torino – Magorabin
28. Torino – Piano 35
29. Torino – Spazio7
30. Torino – Unforgettable
31. Torino – Vintage 1997
32. Treiso – La Ciau del Tornavento
33. Venaria Reale – Dolce Stil Novo alla Reggia
34. Vernante – Nazionale