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Chi era Gustavo Rol? Un iniziato, un impostore o un mistificatore? Intorno al celebre sensitivo torinese, il mistero e il dubbio aleggia da sempre: lui spiegava i “prodigi” di cui era capace come “fenomeni non ripetibili a comando”, negando per questo qualsiasi verifica scientifica su ciò che accadeva nelle leggendarie serate in cui, davanti a pochi ospiti selezionatissimi, i suoi “fenomeni paranormali” inspiegabili affascinano anche l’avvocato Agnelli, che si dice difficilmente prendesse una decisione senza prima aver consultato l’amico Rol.

Una delle figure più controverse del Novecento avvolta nello stesso manto oscuro che ha proprio in Torino, la città in Rol è vissuto e morto, una delle capitali mondiali dell’esoterismo.

Da qui è partito il lavoro della regista e sceneggiatrice Anselma Dell’Olio per il docufilm “Enigma Rol”, in uscita nei cinema il 6, 7 e 8 novembre prossimi.

Attraverso testimonianze, materiale di repertorio, fotografie, video d'archivio e ricostruzioni sceniche, Enigma Rol vuol essere al tempo stesso ritratto, indagine e antologia del carattere, della personalità e delle opere del controverso sensitivo torinese.

Gustavo Rol nacque nei primi del Novecento da una famiglia dell’alta borghesia torinese e, guidato dalla figura imponente, autoritaria e assai critica del padre (uno dei fondatori della Banca Commerciale Italiana) intraprese una carriera bancaria che abbandonò subito alla morte del genitore per dedicarsi ai suoi veri interessi la musica, l’arte, l’antiquariato e, soprattutto, il “paranormale”, definizione che ripudiava con sdegno, come ogni altra etichetta esoterica.

Fu durante un suo soggiorno in Francia che, appena ventenne, comprese di avere delle “possibilità”, come le chiamava lui. Riusciva a leggere nel profondo delle persone, a carpirne l’essenza, l’anima, i pensieri, i tormenti. Percepiva sensazioni forti che lo portavano a diagnosticare malattie e a prevenire eventi disastrosi con una precisione inquietante. Riceveva i suoi ospiti spesso nel suo salotto di casa ma anche in case d’altri, all’aperto, in hotel, in casinò, in cliniche, dove andava regolarmente a visitare i malati.

Era lui a scegliere chi poteva partecipare alle sue serate di esperimenti perché, per sua stessa ammissione, per i fenomeni doveva crearsi la giusta atmosfera. E questo è uno dei nodi essenziali per alimentare le polemiche di chi non gli ha mai creduto. Di chi ha sempre visto in lui solo un abile illusionista.

Per fare luce su questa figura inspiegabile e allo stesso tempo affascinante e misteriosa, non sono sufficienti termini come “paranormale”, “extrasensoriale” o “parapsicologico”. Nel corso della sua vita Rol è stato molto di più.

C’è chi gli ha dato del “mediocre illusionista” (Piero Angela e altri scettici) e chi dice che era un illusionista di Serie A (Francesco Maria Mugnai). E poi ci sono i testimoni diretti che sostengono che era un maestro spirituale involontario, un Illuminato, messo sulla terra per renderci migliori o comunque un uomo unico straordinario, speciale, con possibilità misteriose e incredibili. Ha incontrato ed è stato apprezzato da Charles De Gaulle, John F. Kennedy, Jacqueline Kennedy, Franco Zeffirelli, Federico Fellini, Vittorio Valletta, Cesare Romiti, Sergio Rossi, Jean Cocteau, Adriana Asti, Valentina Cortese, Giorgio Strehler, Vittorio Gassman, Luciana Frassati Gawronska, e molti altri personaggi noti e meno noti. Ma anche e soprattutto da un numero enorme di persone normali.

Diversi registi hanno realizzato opere su Gustavo Rol, ma oltre una manciata di documentari televisivi, nessuno finora ne aveva girato uno per il cinema. A differenza di quasi tutti i soggetti biografici contemporanei, Gustavo Rol non si è mai fatto riprendere in film o in video. Aveva un’idea squisitamente borghese della privacy. Ha rilasciato anche pochissime interviste scritte, disapprovandole quasi tutte, salvo quelle concessa a Remo Lugli sul “La Stampa”. Rifuggiva la notorietà mediatica e qualunque altro tipo di pubblicità. E non si è mai fatto pagare da nessuno.

LA TRAMA

Un viaggio intriso nel dubbio di fronte alla “domanda eterna”: è davvero possibile? La possibilità che qualcosa di inspiegabile esista davvero o forse che Gustavo Rol sia stato solo un abile e fantasioso prestidigitatore.

“Gustavo Rol non si è mai identificato con un termine preciso, è stato, più che altro un uomo che ha portato avanti una sua ricerca, un suo percorso - spiega Anselma Dell’Olio - un uomo che ha reso partecipi dei suoi prodigi moltissime persone che ancora oggi ne raccontano meraviglie e fenomeni inspiegabili. E questo è uno dei nodi essenziali per alimentare le polemiche di chi non gli ha mai creduto, vedendo in lui solo un abile illusionista”.

CAST TECNICO

Regia – Anselma Dell’Olio

Soggetto e sceneggiatura – Anselma Dell’Olio e Alessio De Leonardis

Montaggio & sound design – Stuart Mabey

Fotografia – Simone Zampagni

Costumi – Fiorenza Cipollone

Consulenza musicale – Riccardo Giagni

Progetto grafico – Kalico Jack

Prodotto da – Francesca Verdini

Co-prodotto da – Pietro Peligra, Agostino Saccà

Produzione – La Casa Rossa con Rai Cinema, RS Productions e Pepito Produzioni in associazione con Istituto Luce – Cinecittà

CAST ARTISTICO

Gustavo Rol – Lorenzo Acquaviva

Duce – Gabriele Guerra

Federico Fellini – Marco Tornese

Tullio Kezich – Giuliano Chiarello

Giuseppe Sormani – Alberto Morelli

Vittorio Rol – Pietro Juliano

Marta Rol – Alessandra Carillo

Pitigrilli – Mattia Sonnino

Gustavo Rol Parigi – Antonio Apadula

Gustavo Rol studente – Samuele Fratestefano

Gustavo Rol bambino – Angelo Paoletti

Rosa D’Agostino – Nunzia Mita

CONTRIBUTI E TESTIMONIANZE

Adriana Asti, attrice

Gianfranco Angelucci, collaboratore di Federico Fellini

Mariella Balocco, amica della famiglia Rol

Carlo Buffa di Perrero, imprenditore

Pietrangelo Buttafuoco, scrittore

Ermanno Cavazzoni, scrittore

Raul Cremona, prestigiatore, attore, comico

Andrea De Carlo, romanziere

Rosa D’Agostino, amica di Gustavo Rol

Elio Alexander Degrandi, illusionista e psicologo

Giuliano Ferrara, giornalista

Catterina Ferrari, compagna di Gustavo Rol

Rino Fisichella, Pro-Prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione

Paola Gassman, attrice

Luigi Giordano, chirurgo, amico di Gustavo Rol

Maria Luisa Giordano, scrittrice e amica di Gustavo Rol

Paola Giovetti, giornalista e scrittrice

Alain Iannone, prestigiatore

Rita Jacob, neonatologa

Alessandra Levantesi Kezich, critica cinematografica

Daniele Lugli, ingegnere

Elisabetta Lugli

Piergiorgio Manera, medico della famiglia Rol

Giuditta Miscioscia, amica di Gustavo Rol

Vincenzo Mollica, anchorman e fumettista

Monica Mondo, autrice e conduttrice tv

Francesco Mugnai, editore

Maestro Riccardo Muti

Paolo Pietrangeli, cantautore e regista

Massimo Polidoro, giornalista e scrittore

Donatella Pozzali, pittrice

Sandro Rho, imprenditore amico della famiglia Rol

Jolanda Sella, figlia di André Sella

Emanuele Trevi, critico e scrittore

Barbara Tutino Elter, pittrice

Giuseppe Vercelli, psicoterapeuta

Manuela Visca, amica della famiglia Rol

Tinto Vitta, antiquario