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Sarà per via della vicinanza con la materia grigia, ma da tempo la scienza ha collegato i capelli allo stato di salute fisico e mentale. Capita a tutti di notare allo specchio una chioma spenta, fragile e sottile, così come sono effetti registrati scientificamente l’aumento della caduta di capelli nei periodi di forte stress o quello dei capelli grigi.

Eppure non è questo, e al momento non ha alcun fondamento scientifico, il motivo di una dei trend più recenti che impazza sui social. Dietro l’hashtag #hairtheory, la teoria dei capelli, si nasconde un modo innocente ed efficace insieme di immaginarsi con tagli e colorazioni diverse, notando come cambia la percezione che abbiamo di noi stessi, e soprattutto che altri hanno di noi.

Passare da una testa piena di ricci alle treccine o dai capelli lunghi e dritti allo chignon, cambia il disegno del viso e in qualche modo influenza l’umore. In fondo, una teoria dimostrata – specie per le donne – dal momento di euforia quando si esce dal parrucchiere con la perfezione del taglio o della piega appena fatti, così come l’estremo imbarazzo quando si incappa in qualche impegno o incontro improvviso senza aver avuto il tempo di sistemare la testa. Per finire, con il momento sacrale del cambio improvviso di pettinatura che per molte sottolinea e accompagna un momento di cambiamento radicale della propria vita, come la fine di un amore o l’inizio di un nuovo capitolo della propria vita.

L’hairstyle, insomma, percepito non come un’espressione della fiera delle vanità, ma piuttosto al pari di un abito, qualcosa da indossare che diventa segno rivelatore di indole, personalità e stato emotivo. Per questo, provoca sensazioni spiazzanti chi cambia spesso taglio, lunghezza e colore: più che come una persona libera, la percezione degli altri porta invece a immaginare un senso di insicurezza o una personalità un po’ confusa, ancora in fase di sviluppo.

Come accennato, malgrado alla hair theory manchi un fondamento scientifico, è risaputo che i capelli lunghi e sciolti, lasciati al naturale, sono generalmente percepiti come un segnale di semplicità, al contrario, lo chignon mette in campo un’idea di forza e decisione, e la coda di cavallo (altrimenti detta “ponytail”), denota efficienza. Per finire con i capelli corti, il taglio maschile, perfetto sintomo di coraggio e risolutezza.