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Mentre il mondo della cristianità punta gli occhi verso Roma, aspettando il nome del successore di Papa Francesco, dall’altra parte dell’oceano, più precisamente a Merced, in California, le “Hermanas del Valle” (le sorelle della valle), ogni giorno portano avanti il loro lavoro incuranti di quel che accade nel resto del pianeta.

Va detto: malgrado gli abiti sembrino dimostrare il contrario, le sorelle non appartengono a nessun ordine religioso e qualcuna pare sia addirittura non credente. Ma sono libere di farlo, visto che in realtà si tratta di imprenditrici ed esperte di tecnologie agrarie che si sono unite per portare avanti un’idea in cui credono con forza: coltivare cannabis terapeutica e realizzare rimedi naturali.

A fondare l’ordine, diciamo così, è stata sorella Kate, al secolo Christine Meeusen, che nel 2014 ha scoperto i benefici cannabis anni fa, cercando un rimedio per contrastare i fastidiosi sintomi di una menopausa precoce. Ha iniziato da sola acquistando un piccolo pezzo di terreno, con l’unica regola di rispettare in pieno i cicli naturali e quelli lunari: nel giro di poco, a sorella Kate si sono unite altre donne, e oggi nella fattoria di Merced si producono diversi rimedi a cominciare dal più conosciuto e apprezzato, l’olio di CBD, che non ha alcun effetto psicoattivo ma in compenso è un toccasana per curare i dolori, alleviare l’ansia e risolvere i disturbi del sonno.

Le monache della cannabis, come le chiamano nella zona, si dividono fra le “ortodosse”, quelle che vivono nella comunità, e le “satellite”, che collaborano nella vendita dei prodotti da altre località, a cominciare dal Messico per finire con qualcuna addirittura in Nuova Zelanda. Per entrare nella congregazione, secondo le regole stilate da sorella Kate all’inizio della sua avventura, è necessario compilare un questionario, leggere e accettare il regolamento e trascorrere qualche settimana nella fattoria per capirne il funzionamento. Le Hermanas de Valle le Sisters of the Valley si ispirano alle “Beghine”, donne laiche che fra il XII ed il XIV secolo si riunivano in comunità religiose per dedicarsi alla vita spirituale e le attività assistenziali. “Non siamo né religiose né streghe, ma sorelle impegnate in un’economia di guarigione”.