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Display Retina, Amoled, Oled, LCD? A breve, sarà roba del giurassico, che va bene per i musei. Il prossimo marzo, negli Stati Uniti debutta “Humane AI Pin”, considerato il più avanzato e ambizioso progetto di telefonia mobile. Al posto dello smartphone tradizionale, una piccola clip magnetica da agganciare alla giacca o giubbotto che proietta le informazioni sul palmo della mano: il messaggio ricevuto, chi sta chiamando, la email.

Una rivoluzione che ha due autori: Imran Chaudhri e Bethany Bongiorno, ex designer colleghi per anni alla “Apple” che si sono messi in proprio impegnando cinque anni di ricerche e test per rendere concreto il loro progetto, grazie anche 200 milioni di dollari di finanziamenti arrivati da Microsoft e OpenAI, che nel business hanno creduto fin dall’inizio.

Se la novità funzionerà sul mercato, e non è detto, siamo di fronte al nuovo giro di boa dell’universo sparato in avanti della telefonia, che sempre di più rende il corpo umano l’unico, insostituibile e pratico fra i device.

Sulla carta, un’idea che può farcela dove hanno fallito smart glasses e visori per la realtà aumentata, secondo le previsioni due gadget che avrebbero mandato in soffitta gli smartphone, e invece incapaci di scalfirne il dominio assoluto.

Oltre all’idea rivoluzionaria di eliminare tutto il superfluo, Humane AI Pin, come spiega il nome stesso, ha in più un asso nella manica: è governato da un processore Qualcomm basato sull’Intelligenza Artificiale e un sistema operativo “Cosmos” corredato da tutto ciò che oggi si pretende da un device mobile: fotocamera ultra grandangolare da 13 MP con comandi gestuali, sensori di profondità, microfoni e speaker potentissimi, traduttore istantaneo, mini trackpad manuale e sintetizzatore vocale, oltre al “capitolato” di qualsiasi smartphone: navigazione sul web, musica e connessione bluetooth. Manca, per ovvi motivi, la possibilità di proiettare video sul palmo della mano, ma è solo questione di tempo.

Ormai è tutto talmente pronto che non mancano neanche i prezzi ufficiali: 699 dollari (635 euro circa), con possibilità di abbonamento mensile con un operatore a 24 dollari (22 euro). Nulla invece ancora per quanto riguarda il lancio in Europa, se non la certezza che arriverà.