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Chi se ne intende lo dice da un pezzo: la prossima frontiera della tecnologia sarà sfruttare direttamente il corpo umano. Da qualche parte, assicura chi certe cose le sa, i prototipi esistono e sono pronti, aspettano solo che il mercato sia maturo a sufficienza per accoglierli, perché ogni tanto sembrano inquietanti.

Ma ogni tanto, dai magazzini segreti dove si disegna il futuro, qualcosa tenta la sortita in solitaria, per provare a staccare il gruppo di inseguitrici. L’occasione in questi caso è stato un “Ted Talk” di Imran Chaudhri, ex designer del team Apple che ha creato l’interfaccia dell’iPhone, socio fondatore insieme all’ex collega Bethany Bongiorno di “Humane” una startup tecnologica proiettata verso lo “screen less”. Per essere chiari: “senza schermo”.

Ciò che ha mostrato Chaudhri nel corso del suo intervento è probabilmente il futuro estremo del concetto di smartphone, che presto arriveranno ad annullare se stessi fisicamente per usare parti del nostro corpo come device. Detto così, in effetti, può sembrare una prospettiva allarmante, ma in realtà è una tecnologia più docile e pratica di quanto si possa immaginare: è sufficiente conservare il cuore del sistema in un taschino e avere a disposizione una mano, su cui il sistema proietterà informazioni e funzioni tipiche degli smartphone, come rispondere ad un messaggio o ad una telefonata. La dimostrazione si è chiusa con un colpo di scena: la traduzione instantanea delle parole di Chaudhri in francese, e la risposta ad una telefonata di sua moglie Bethany usando il palmo della sua mano come schermo.

Purtroppo, i dettagli sul progetto della Humane al momento si fermano qui: a parte l’ovvio zampino dell’ormai onnipresente Intelligenza Artificiale combinata con la realtà aumentata, nessuno è in grado di sapere nel dettaglio di cosa sarà capace.

L’unica cosa certa è l’interesse che l’idea ha scatenato fin dall’inizio della sua corsa, testimoniato da 230 milioni di dollari di finanziamento che secondo voci accreditate avrebbero nomi altisonanti come “Microsoft”, “OpenAi” e “LG Techinologies Ventures”.