Intorno alle 13 ora italiana, sulla testa di Charles calerà la corona di St. Edward: un ninnolo datato 1661, pesante 2 kg, tempestato di rubini, zaffiri, topazi e pietre assortite dal valore inestimabile. Alla fine, King Charles III siederà sul “Coronation Chair”, il trono del 1300 su cui hanno poggiato le nobili terga tutti i monarchi che l’hanno preceduto.
Da settimane, la capitale inglese è sotto pressione per le prove notturne della parata reale che porterà Carletto e Camilla avanti e indietro, da Buckingham Palace all’abbazia di Westminster. Un evento mediatico a cui assisterà tutto il mondo, come sempre accade quando alla Royal Family più mediatica del mondo tocca il compito di organizzare un matrimonio, un funerale o quant’altro.
E da giorni si moltiplicano anche gli omaggi ad un evento a cui la grande maggioranza dei sudditi non ha mai assistito, visto che l’ultima volta risale al 6 febbraio 1952, quando è iniziato il regno da record della compianta Elisabetta II, scomparsa l’8 settembre dello scorso anno.
Fra le iniziative più simpatiche svetta quella organizzata a “Legoland Windsor”, il parco a tema della cittadina che ospita l’omonimo castello, amatissimo da Elisabetta, costruito da Guglielmo il Conquistatore nell’XI secolo. Dallo scorso 27 aprile, e fino al prossimo novembre, i visitatori trovano una sorpresa: la fedele ricostruzione del “Coronation Day” in versione mattoncini.
Sei modellisti hanno immolato circa 1000 ore di lavoro per ricreare le fasi salienti dell’incoronazione, compresa una replica di Buckingham Palace con le figurine del Re e della Regina che salutano la folla dal balcone. Non manca la riproduzione della “Gold State Coach”, una delle carrozze reali scelte dal nuovo sovrano, mentre il resto della Royal Family è affacciata al Castello di Windsor, intenta ad assistere al “Coronation Concert” che vedrà alternarsi sul palco Andrea Bocelli, Lionel Richie, Katy Perry e i Take That senza Robbie Williams.
“Avevamo sei modellisti al lavoro e ci sono voluti circa 32.000 mattoncini. La parte di cui siamo più orgogliosi è l’area del concerto, perché ci sono molti dettagli e costruire violini e flauti è stata un'impresa non da poco - ha dichiarato la capo modellista Paula Laughton - è sempre una gioia poter ricreare momenti iconici della storia britannica in forma di Lego, e non potevamo perdere l'occasione di celebrare questo momento che segnerà più di una generazione generazione ricreandolo in miniatura. In più, il legame tra la città di Windsor e la Royal Family è sempre stato fortissimo”.