Aveva resistito ben 13 anni completamente da sola, unica testimonianza rimasta di un marchio iconico come “Lancia”, tanto blasonato quanto abbandonato nel tempo. Ma tanta resilienza alla fine paga, anche nel mondo dell’auto, e la “piccola “Ypsilon”, addirittura capace lo scorso anno di conquistare il terzo gradino del podio fra le più vendite, arriva finalmente ad una generazione tutta nuova, che non significa la modanatura griffata da qualcuno, ma un nuovo modello. Anche se, va detto, è nuovo per Lancia e nuovissimo per Ypsilon, ma in realtà lo stesso di Opel Corsa e Peugeot 208, cugine di casa Stellantis.
Uno dei segreti del successo Ypsilon, fin dall’inizio, è sempre stata l’idea di creare una berlina in scala, accompagnata da una ricercatezza nel design e una certa dose di eleganza, a cui per l’occasione si aggiunge qualche stilla di sportività prima un po’ sacrificata. Un cambio sottolineato dalle misure, che crescono quasi ovunque testimoniando un completo cambio di paradigma: 408 cm di lunghezza (+24), 176 di larghezza (+8), 144 in altezza (-8).
Il design trae profonda ispirazione dal glorioso passato sportivo del marchio quanto alla voglia di strizzare l’occhio al futuro. Se la zona anteriore è la più avveniristica, con tre linee luminose a fare da luci diurne e la mancanza totale della classica mascherina, quella posteriore si vota all’operazione nostalgia, con i gruppi ottici circolari che ricordano la “Stratos”. A unire il tutto la fiancata, liscia, sobria e leggermente arcuata, giusto di qualche grado per dare la sensazione del movimento.
Elegante, come da attese, l’abitacolo, che alterna superfici piane, elementi circolari e soluzioni inedite come il “tavolino” che sovrasta il tunnel centrale e salendo presenta un’ordinata fila di pulsanti per le utente principali (ovviamente comandabili anche dallo schermo), e sopra ancora due schermi da 10,3”, ormai immancabile dotazione di qualsiasi modello di auto esistente.
Al momento disponibile con la sola motorizzazione elettrica mossa da un’unità che sviluppa 156CV e 260 Nm di coppia con batteria da 48,1 kWh e sistema di ricarica che accetta fino a 100 kW in corrente continua, secondo la Casa sufficienti per poter passare dal 20 all’80% della carica in tre ore circa. Per maggio già annunciata la versione mild hybrid a 48 V che sfrutta la doppia presenza di un 1.2 benzina tre cilindri con turbo a geometria variabile e di un elettrico da 28 CV.