Fino a 6 mesi di galera e 1000 dollari di multa. È quello che si rischia a Las Vegas, la capitale mondiale degli eccessi e di ogni sogno proibito possibile, per un reato che fino a poche settimane non significava affatto infrangere la legge, ma piuttosto un piccolo e innocente atto di vanità.
I serissimi commissari della contea di Clark, in Nevada, abituati a convivere con un sacco e mezzo di divieti regolarmente infranti ogni notte, diventano inflessibili di fronte a quello che suona come un peccato fra i più innocenti: i selfie.
Guai serissimi – si legge nell’ordinanza sulle zone di flusso pedonale – per chi “si ferma e induca altri a rallentare” sui ponti pedonali che attraversano lo Strip, il lungo viale su cui si affacciano gli immensi e spettacoli hotel.
Il divieto vale su tutti i passaggi pedonali, comprese scale, ascensori e scale mobili, e come sempre negli Stati Uniti, non è affatto una regola da prendere sottobanco, perché da quelle parti chiunque può avere in tasca una Colt e tanta voglia di usarla, ma guai ad infrangere le regolette base, quelle che non fanno male a nessuno ma sono punite al pari di un duplice omicidio.
Una decisione votata all’unanimità che ha alzato il livello delle polemiche poiché in realtà sembra mirata per snellire la folla perenne, ma anche per colpire gli artisti di strada e chiunque voglia giustamente fissare un ricordo con una banale fotografia. Altri invece promettono battaglia nelle aule dei tribunali, perché la decisione violerebbe il Primo emendamento della Costituzione americana, che assicura il diritto di protestare, di condividere la propria professione e di esprimere la propria arte.
Accuse respinte al mittente dalla contea di Clark, che in una nota stampa ha ribadito: “La misura ci aiuterà a garantire che la nostra città rimanga un posto sicuro da visitare e percorrere. Questo non significa che i turisti e gli abitanti non possano scattare foto lungo il Boulevard mentre si trovano su un ponte pedonale, ma piuttosto che si intende mantenere il movimento sicuro e continuo sui ponti per garantire la sicurezza dei pedoni”.
Frasi a cui è seguita una richiesta di chiarimenti: “Dire che è vietato fermarsi, sostare o rallentare qualcuno è troppo vago: rende impossibile per una persona comune sapere quando sta violando la legge. La polizia ha assicurato che arriverà all’arresto solo in casi estremi, ma questo negli Stati Uniti non è un salvacondotto, anzi, apre le porte ad azioni penali selettive”.
A breve, si conclude la nota, sarà installata un’apposita segnaletica nelle zone in cui sarà vietato sostare o rallentare, anche solo per un’innocente fotografia.
L’ironia, o magari il destino, è che proprio Las Vegas ospita il primo e unico “Museo del Selfie”, che offre ambientazioni e scenari fantasiosi per foto insolite da catturare con la macchina fotografica.