Il dettato è una delle prime forme di compito in classe: consiste nel trascrivere in modo corretto un testo letto dall’insegnante, e ha lo scopo di verificare le conoscenze ortografiche.
Per chi ha finito le elementari da un po’, è più che altro un vago ricordo scolastico. Esattamente quel che rappresentava per le 1.779 persone che ieri, domenica 4 giugno, hanno scelto di partecipare ad un evento unico al mondo, entrato direttamente nel Guinness dei Primati: il più grande dettato mai fatto finora.
Migliaia di persone di ogni età, fra studenti, pensionati e bambini, una folla eterogenea fra i 10 ed i 92 anni - è stato calcolato - riunite sugli Champs-Élysées di Parigi, il celebre ed elegante viale dello shopping di lusso della capitale francese, affacciato su alcuni dei monumenti dei celebri.
Davanti alla folla di studenti per un giorno, seduti sui 1.779 banchi che hanno preso possesso di un’aula “en plein air” da 6.600 metri quadri, un’enorme lavagna di 102 mq. Il menu della giornata prevedeva tre dettati, i cui testi sono stati tenuti segreti fino alla fine: Il primo era un brano de “La Mule du Pape”, un racconto tratto dalle “Lettres de mon moulin” di Alphonse Daudet, dettato dal giornalista e presidente dell’associazione “Bibliothèque sans frontières”, Augustin Trapenard. I due successivi erano un testo contemporaneo letto dalla scrittrice Katherine Pancol ed uno a tema sportivo dettato dal giocatore di rugby Pierre Rabadan.
Per molti, come accennato, ricordare l’ultima volta in cui avevano affrontato un dettato era un’impresa impossibile, in compenso valeva per tutti il piacere di affrontare la sfida e perché no, ritrovare l’antico piacere quasi del tutto dimenticato di scrivere s un foglio di carta utilizzando una penna a sfera e non una tastiera del computer.
“Le Grande Dictée” ha preso il via alle 14:15, quando sui suggestivi Champs-Élysées è calato il silenzio: grandi e piccini curvi sui loro fogli tentando di stare dietro alle voci che si sono alternate nei tre dettati in programma. Sembra facile, diranno dopo in tanti: molti quelli che dopo poche battute hanno preferito rinunciare, anche se la maggior parte è andata avanti, consapevole di commesso tanti errori.
Hervé Fernandez, direttore generale dell'Agence nationale de lutte contre l’illettrisme (Agenzia nazionale di lotta contro l'analfabetismo), vede nell’iniziativa un modo per combattere il fenomeno, che ancora oggi colpisce 2,5 milioni di persone in Francia: “Il dettato riconcilia le persone con le parole in modo divertente, rilassato e disinibito”.
L’evento ha ricevuto oltre 50.000 iscrizioni e 5.100 persone sono state estratte a caso per partecipare a uno dei tre dettati principali, per un totale di 1.779 partecipanti per ogni testo.