Gli appassionati di calcio ancora ricordano ancora gli incredibili corner di Massimo Palanca, centravanti del Catanzaro che con 13 centri è considerato il signore assoluto dei calci d’angolo trasformati direttamente in rete. Ma dal 1924, l’anno in cui la FIFA decise di considerare valido il gol segnato dalla bandierina, i gol da cineteca del calcio si sono impreziositi delle imprese dal corner di Maradona, Roberto Baggio, Roberto Carlos, Ronaldinho, Recoba e Mario Balotelli, solo per citarne alcuni.
Ma adesso, per il corner è pronta una rivoluzione assai particolare, perché non è frutto delle idee di un allenatore, da “Google DeepMind”, azienda inglese controllata dal colosso “Alphabet” di cui è diventata la divisione di ricerca e sviluppo che da anni ha intrapreso una fitta collaborazione con il “Liverpool”, squadra della Premier League inglese allenata da Jurgen Klopp, utilizzata come porta d’accesso privilegiata dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del calcio.
Il primo step della collaborazione risale al 2021, quando gli sviluppatori di DeepMind avevano messo a punto un programma in grado di prevedere la direzione del pallone su un calcio di rigore in base alla loro posizione. Un lavoro ciclopico, realizzato analizzando 12mila calci dal dischetto battuti nei campionati europei nelle ultime stagioni, e utilizzando poi queste informazioni per prevedere dove le probabilità di trasformare in rete un calcio di rigore erano più alte. Gli attaccanti, ad esempio, erano più propensi a mirare all'angolo in basso a sinistra rispetto ai centrocampisti, che avevano un approccio più equilibrato, e i dati hanno dimostrato che la strategia ottimale per i rigoristi era, forse senza sorpresa, quella di calciare forte e angolato.
L’anno successivo, DeepMind mette a punto un sistema che dopo aver analizzato migliaia di partite era in grado di anticipare la direzione dei diversi giocatori. “Nulla che potesse diventare un prototipo in grado di fornire suggerimenti agli allenatori” aveva ammesso la società in un articolo pubblicato su Nature Communications.
Ma adesso, con “TacticAI”, si arriva al passaggio successivo, e sempre più sofisticato. Nato come sistema predittivo per le azioni di gioco, ovvero un programma in grado di analizzare una partita e suggerire agli allenatori chi fra i giocatori schierati in campo poteva avere più probabilità di andare in rete con pochi movimenti, TacticAI aveva dimostrato i propri limiti per via delle infinite varianti di una partita di calcio: “Durante le azioni non si possono fare molti cambiamenti immediati, perché ci sono 22 giocatori in movimento perenne ed è tutto molto dinamico. Cambiare in corsa facendosi prendere dalla foga del momento rischia di mandarli in confusione”.
Così, a TacticAI sono stati cambiati i compiti, concentrando il suo lavoro di analisi sui calci d’angolo, occasione statisticamente poco sfruttata nel calcio: su una media di 10 corner battuti a partita, solo un su 50 finisce direttamente in rete.
A quel punto è ripartita l’analisi, questa volta concentrando tutta l’attenzione su 7.176 calci d'angolo battuti tra il 2020 e il 2021 in Premier League, corredato dalle posizioni in campo dei vari giocatori. Il risultato è uno strumento questa volta assai utile, perché in grado di stabilire le posizioni migliori per intercettare il pallone per primi e quindi andare in rete.
“Non vogliamo costruire sistemi di intelligenza artificiale che sostituiscano gli esperti – precisano da TactcAI - vogliamo costruire sistemi che amplifichino le loro capacità, aiutandoli nel lavoro di preparazione della squadra”.