Erano serviti due anni di lavori, dal 1998 al 9 marzo 2000, per tirare su quella che inizialmente aveva cambiato nome più e più volte in base agli sponsor, passati dalla “British Airways” alla “Coca Cola”, per poi diventare semplicemente “London Eye”, l’occhio di Londra.
Progettata da un team di architetti e di proprietà della “Merlin Entertaniments”, ai tempi era stata la ruota panoramica più alta del mondo, con 135 metri di altezza e posto per 1.600 persone a giro ospitate nelle 33 cabine, di cui solo 32 numerate per evitare con cura la numero 17. Non si sa mai.
All’inaugurazione era arrivato perfino l’allora premier Tony Blair, primo di altri 85 milioni di persone che da allora sono salite per ammirare l’imponente capitale inglese dall’alto, seguendo i suggerimenti delle guide interattive che spiegano i punti simbolo di Londra visibili da diverse altezze e angolazioni grazie ai 30 minuti di durata di ogni giro. Alimentata al 100% da energie rinnovabili e dotata di illuminazione Led per ridurre del 69% il consumo di elettricità, viene ridipinta ogni tre anni utilizzando oltre 5.000 litri di vernice.
Da allora, la ruota panoramica è diventata uno dei punti da cui partono i fuochi artificiali che salutano ogni inizio dell’anno, trasformandosi anche in enorme cartellone pubblicitario per l’uscita di film (come 007 e Barbie, per dirne due), per celebrare nuovi album di leggende come Paul McCartney o eventi come le Olimpiadi Londra del 2012. Per non parlare del cinema che ha utilizzato la ruota a piene mani ambientandola di volta in volta fra le acrobazie di “Mission Impossibile”, le magie di “Harry Potter” e le tenere avventure dell’orsetto “Paddington”, un altro simbolo della città.
Ma soprattutto, in 25 anni di onorata carriera, il London Eye ormai fa parte dello skyline di Londra e del lungo elenco dei suoi luoghi simbolo, al pari del Big Ben, del Tower Bridge, di Buckingham Palace e della Cattedrale di St. Paul.
E sono proprio le 25 candeline, previste per il 9 aprile, ad aver suggerito di celebrare l’anniversario con un cortometraggio “Turning 25: London’s Eye" che ripercorre la storia attraverso filmati d’archivio e atri più recenti, sufficienti per raccontare i 25 anni trascorsi osservando Londra cambiare pelle dalla posizione privilegiata sulle rive del Tamigi.
Diretto da Nate Camponi e prodotto da Chief Productions, il corto racchiude la storia di Julia Barfield, uno degli architetti del team iniziale, ma non mancano attori britannici come David Harewood e Russell Tovey, a cui aggiungere le testimonianze di persone comuni che hanno vissuto momenti particolare della loro vita proprio sulle cabine della ruota panoramica. Pare infatti che la ruota abbia fatto da scenografia ad oltre 8.000 proposte di matrimonio, ospitando nel tempo diverse celebrità come i membri della Royal Family, Kim Kardashian, Kate Moss e Hugh Jackman.