Galleria fotografica

Metti che è uno di quei giorni così, di quelli che ti svegli e hai voglia di andare nella tua vecchia scuola per ammazzare qualche maestra e decine di bambini. O ancora quando ti prende quel desiderio di fare irruzione nel supermercato vicino a casa tua e fargliela pagare perché il set di tazzine da caffè della raccolta punti ancora non arriva. E allora sei così incacchiato che non vedi alternative, se non quella di scaricare l’intero fucile mitragliatore su cassiere in divisa, famiglie che fanno la spesa, anziani sulla sedia a rotelle e donne circondate da bambini di ogni età.

Ci sono giorni così, capitano, e sono la cronaca e la storia a ricordare che se vivi negli Stati Uniti può succedere. Anzi, è successo e nessuno è in grado di dire che non succederà mai più. Ma finora c’era un piccolo problema da risolvere, che finalmente è stato colmato: e se quella voglia ti prende proprio quando l’armeria è chiusa? Accidenti, mettere in frigo la rabbia per 48 ore non è cosa semplice, ma finora andava fatto.

La soluzione, sdoganando anche nei weekend e nelle feste comandate la ghiotta possibilità del “mass shooting”, l’ha finalmente trovata la “American Rounds”, un’azienda che ha deciso di rendere più accessibile e pratico comprare un paio di kg di munizioni nel momento esatto in cui servono. L’idea genialoide sono dei distributori automatici, in tutto e per tutto uguali a quelli che vendono bibite e snack, solo che al posto del croccante all’amarena da spararsi in gola danno “confetti” per sparare e basta.

Finora la “American Rounds” è riuscita a convincere sei negozi di alimentari fra Alabama e Oklahoma su quanto possa essere conveniente poter offrire anche delle munizioni da caccia e proiettili da 9 mm oltre a latte fresco, succo d’arancia e donuts. Ma attenzione, assicurano dall’azienda per mettersi al riparo dalle critiche: i distributori sembrano uguali a quelli che offrono caffè e cappuccini vari, ma non lo sono affatto. A gestirli c’è un sofisticato sistema di basato sull’intelligenza artificiale che attraverso il riconoscimento facciale è in grado di verificare tanto l’età quanto i precedenti penali degli acquirenti. E questo, in effetti, ha tranquillizzato tutti, almeno fino a quando molti si sono ricordati che nel tempo decine di pazzi anonimi, senza alcun problema con la legge, hanno massacrato intere scolaresche. Così, perché ne avevano voglia e basta.

Ma mentre Grant Majors, CEO dell’azienda, si sgola per garantire la massima sicurezza dei suoi distributori, altri si convincono che questo possa avere lo stesso effetto calamitante che ha il miele sugli orsi: attirarne pazzi convinti che per loro sia arrivato il “giorno di ordinaria follia”, come raccontava il titolo di un film di qualche anno fa. L’esempio più recente è quello Thomas Matthew Crooks, il ventenne che nelle scorse ore ha colpito all’orecchio Donald Trump, impegnato in un comizio in Pennsylvania.

Ma dalla American Rounds non sentono ragioni e tirano dritti per la loro strada, assicurando che i distributori automatici di munizioni, blindati con pareti di acciaio da 1000 kg, installati al chiuso e costantemente monitorati da telecamere di sicurezza, sono disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per clienti con almeno 21 anni dotati di carta di credito, che così potranno dire addio agli orari dei negozi e alle lunghe file alle casse, cose che in effetti fanno innervosire ancora di più quando hai in mente di trucidare un po’ di gente prima dell’ora di cena.

Ogni vending machine viene rifornita ogni due settimane circa e il carico di munizioni cambia in base alla stagionalità: si passa dalle munizioni per la caccia al tacchino a quelle più adatte per cacciare i cervi. Per gli umani probabilmente vanno bene entrambe, ma questo è un dettaglio.

“Abbiamo avuto richieste dalle Hawaii, a Alaska, California e Florida – gongola soddisfatto Grant Majors – al momento ci sono circa 200 negozi di alimentari con cui stiamo lavorando per piazzare le nostre macchinette”. Tutto il resto è noia, pardon, paranoia.