La passione per la storia dell’automobile e del museo che la celebra ha conquistato Torino e i torinesi, ma anche le migliaia di turisti e appassionati provenienti da tutte le parti d’Italia, e non solo, che per oltre una settimana hanno potuto vedere dal vivo, in luoghi simbolo della città, modelli di vetture unici e iconici, fotografie storiche e documenti d’archivio inediti, assistere a convegni, dibattiti, workshop e ascoltare racconti e opinioni sui temi delle quattro ruote e della mobilità direttamente dagli esperti e dai protagonisti di ieri e di oggi.
Il successo delle celebrazioni per i 90 anni del MAUTO, appena concluse, è dimostrato dai numeri: oltre 30 eventi organizzati dai 25 enti coinvolti, 30 visite guidate alla collezione del museo, alla mostra temporanea e all’Open Garage per un totale di circa 10.000 visitatori da sabato 15 a domenica 23 luglio (negli anni precedenti l’affluenza media dello stesso periodo si attestava intorno ai 5.900), 52 relatori intervenuti durante la rassegna di appuntamenti diffusi in città e nella giornata del 19 luglio, che ha registrato 1.069 partecipanti tra ingressi al museo.
Anche i canali social ufficiali hanno fatto segnare un netto incremento con quasi 1 milione di utenti totali tra quelli raggiunti dai post, quelli che hanno interagito con i loro commenti e impressions, quelli che hanno visitato le pagine web e consultato il programma degli eventi, e i nuovi followers (+15%).
E poi loro, le protagoniste: 82 vetture storiche, di cui 9 esposte in luoghi simbolo della città, la Fiat 508 Balilla sulla Pista del Lingotto, 26 al raduno in Piazza San Carlo e 46 esposte in occasione del “Raduno di Stile” organizzato da IAAD. Tanti i modelli e tante le peculiarità di ognuno, come la vettura più antica, la Benz Motor Velocipede del 1898, esposta a Palazzo Birago, sede della Camera di Commercio di Torino, uno dei primi esemplari che entrano a far parte della collezione museale del Mauto e tra le prime vetture ad essere costruita in serie dalla celebre casa automobilistica tedesca. Oppure l’esemplare unico al mondo, la Itala 35/45 HP “Palombella” del 1907, esposta ai Giardini Reali, la più regale e la più rara, realizzata per la Regina Margherita, faceva parte del Garage Reale ed era tra le vetture del reparto città utilizzate per le parate e nelle occasioni di rappresentanza della casa reale. O ancora la più veloce, l’Alfa Romeo Disco Volante del 1952, esposta nella Galleria Grande della Reggia di Venaria: carrozzeria di design realizzata con tecnica superleggera dalla Touring, aerodinamica e sportiva, con un motore dalle alte prestazioni, di cilindrata superiore ai 3000cc e una potenza di 250 cv. Infine, la più visionaria, la Phoenix II Solare, esposta alle OGR, un prototipo elettrico a reintegro solare, a emissioni zero, costruita nel 1987 dall’ingegnere Andrea Pesaresi; deve il suo nome all’animale mitologico che rinasce dalle sue ceneri perché, a pochi giorni dal suo debutto in gara al Gran Premio 4E, subì un incidente che danneggiò gravemente il suo telaio e dopo un primo momento di sconforto la vettura venne riparata e migliorata diventando la Phoenix II.
Tra le news e le sorprese lanciate durante la settimana di celebrazioni, ce n’è una che riveste un significato particolare: la nomina della nuova Direttrice del Mauto annunciata dal Presidente Camerana all’apertura dei lavori nella giornata del 19 luglio, data della fondazione del museo 90 anni fa: per i prossimi 3 anni lo guiderà Lorenza Bravetta. Laureata in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Torino, ha collaborato come consulente strategico nel campo della fotografia con diverse istituzioni, tra cui Triennale Milano dove, dal 2020, è curatore per la fotografia, il cinema e i nuovi media. Da gennaio 2017 a fine legislatura è stata Consigliere del Ministro della Cultura per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale. Ha ideato e diretto CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia fino a settembre 2016. Dal 2011 al 2014 è stata Direttore di Magnum Photos a Parigi con delega per l’Europa continentale. Docente presso IED di Torino e NABA di Milano, è stata Vicepresidente del Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo dal 2016 al maggio 2022.