Ha il sapore d’altri tempi, di anni facili e gloriosi, zeppi di dive elegantissime e bellissime che sfrecciavano sulle decapottabili tra sciarpe in seta e capelli al vento.
È difficile che la mente non corra indietro nel tempo, fin dalla prima occhiata alla “Midsummer”, esclusivo modello nato dall’inedita collaborazione fra “Pininfarina” e “Morgan”, a modo loro due icone di stile che messe insieme fanno più di 200 anni di stile.
E nessuno nasconde che la barchetta a due posti Midsummer, rivisitazione della “Morgan Plus Six” basata sulla piattaforma CX-Generation Bonded Aluminium, sia un omaggio al periodo d’oro del design automobilistico, quando le auto non erano tutte uguali, copie conformi come oggi, che per distinguerle bisogna aspettare che passino per leggerlo dietro. Fra gli anni Trenta e il decennio successivo, lo stile faceva eccome la differenza. L’idea pare sia partita da Malvem, nel Worchestershire, dal 1910 quartier generale della “Morgan Motor Company”, azienda dal cuore anglosassone che dal 2019 batte bandiera tricolore con l’acquisto della “Investindustrial”.
La Midsummer è un capolavoro di stile, eleganza e raffinatezza: niente tetto, niente parabrezza, cofano lunghissimo e raffinata pelle rossa per le sellerie. A muoverla ci pensa un motore turbo a 6 cilindri BMW da 335 CV e 500 Nm con cambio automatico ZF a doppia frizione con 8 rapporti. Fra interno ed esterno, per realizzare ogni esemplare sono necessari 83 mq di teak di provenienza ecosostenibile composti da 400 strati, sistemati uno per uno da mani artigiane con 250 ore di lavoro. La strumentazione è rigorosamente analogica, il volante in alluminio forgiato, i gruppi ottici rifiniti con inserti satinati e a completare l’insieme un’iconica griglia anteriore a ferro di cavallo.
La Midsummer sarà svelata in anteprima mondiale al “Goodwood Festival of Speed” (11-14 luglio), ma è inutile affrettarsi: i 50 esemplari previsti sono già stati venduti.