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Ayana ha i capelli arcobaleno, mentre quelli rossi di Seren esaltano degli splendidi occhi blu. Asena e Lalina, la prima turca e la seconda francese, svettano per un fisico mozzafiato, per finire con occhi scuri di Kenza, dal Marocco. Sono alcune delle 10 finaliste di un concorso di bellezza unico al mondo, scelte dalla piattaforma “Fanveu” fra 1.500 candidate giunte da ogni parte del mondo, pronte a tutto pur di conquistare titolo e montepremi.

Quasi dimenticavamo: nessuna di loro, per quanto possa essere un dispiacere, esiste davvero. Perché il concorso di cui si parla è “Miss AI”, evento clou del “World AI Creator Award”, e ad essere premiati più che le ragazze sono i “nerd” che le hanno create attraverso l’Intelligenza Artificiale.

Ognuna di loro non è solo una foto, ma per renderle più credibili hanno un passato e una storia personale ogni volta diversa. C’è Seren Ay, che secondo le biografie si diletta nei lavori maschili ed è capace di mettere mano ad un impianto elettrico come di spegnere un incendio. Ayana al contrario va pazza per la bici, con cui ha attraversato buona parte del pianeta, e nella vita di tutti i giorni Kenza vende prodotti per l’igiene personale.

A proposito, anche due dei quattro giudici non solo reali, ma creati dall’intelligenza artificiale: Aitana Lopez, spagnola, 300mila follower, ed Emily Pellegrini, 250mila follower. Accanto a loro, in carne e ossa, Andrew Bloch, imprenditore e consulente PR e Sally Ann. Fawcett, storica conduttrice di concorsi di bellezza.

Eppure, malgrado critiche e pernacchie non siano mancate, Miss IA non si discosta poi molto dai concorsi di bellezza reali. Tutte le partecipanti sfileranno (sugli schermi dei computer) e magari alla fine risponderanno alle solite domande sulla pace nel mondo. Ma ai giudici è chiesto anche di valutare l’influenza sui social media di ogni concorrente, che detto in altre parole è un metro per capire quanto il progetto appaia realistico agli occhi del pubblico.

Più che altro, replicano gli esperti, i creator “Attingono a tutti gli stereotipi di quella che viene definita ‘bella donna. Possono anche avere i capelli rosa, ma rientrano comunque nell’ambito della bellezza tradizionale, con un corpo magro o senza molti nei sul viso”.

In proposito, vale il curioso esperimento commissionato poche settimane fa dal “Washington Post” ad una factory specializzata nell’IA, a cui è stato chiesto di creare una serie di immagini che ritraessero belle donne. E il risultato è stato sorprendente: l’Intelligenza Artificiale tendeva sempre verso “una visione incredibilmente ristretta della bellezza”. Tutte alte, magre, giovani e con prevalenza di pelle chiara.