La “Monna Lisa”, il più celebre, iconico, misterioso ed emblematico dipinto della storia, capolavoro assoluto del genio di Leonardo da Vinci, sarà eccezionalmente esposto alla Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 23 novembre al 26 maggio del prossimo anno.
Ma c’è una piccola aggiunta: non si tratta del quadro gelosamente custodito al “Louvre” di Parigi, ma della “Mona Lisa di Isleworth”, per gli inglesi la “Earlier Mona Lisa”, variante del ritratto ufficiale della Gioconda visto ogni anno da tre milioni di visitatori, che alla faccia delle 35mila opere esposte al museo parigino, fanno la fila solo per ammirare il piccolo quadro in legno di Leonardo.
La mostra “Leonardo, da Vinci. La prima Monna Lisa”, annunciata come “multimediale e interattiva per addentrarsi negli affascinanti misteri e le scoperte che circondano il dipinto”, è organizzata con la collaborazione della “Mona Lisa Foundation”, istituzione culturale svizzera che si è data il compito di “divulgare a far conoscere l’affascinante storia della prima, vera Monna Lisa dipinta da Leonardo”.
In effetti, la variante di Isleworth divide da anni i massimi esperti d’arte fra coloro che la ritengono un dipinto preparatorio del capolavoro, e chi invece è scettico.
Rispetto al quadro del Louvre, la “Earlier” è leggermente più grande ed è dipinta su tela, al contrario di quella più celebre, realizzata su una tavola in legno di pioppo, ma a dare conforto a chi la ritiene autentica c’è la certezza storica che Leonardo era solito realizzare spesso dipinti preparatori.
A parte questi dettagli, innumerevoli indagini tecniche, scientifiche e storiche, fra cui due lettere degli inizi del Cinquecento, dieci anni prima del quadro definitivo - di Giorgio Vasari e Agostino Vespucci, in cui si parla di Da Vinci impegnato al lavoro sul ritratto di Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo - non sono state in grado di dare risposte certe, univoche e definitive.
La parta conosciuta della storia del dipinto inizia nel 1178, quando arriva in Inghilterra per entrare nella collezione privata conservata nel castello di un nobile inglese, nel Somerset. Nel 1914 viene acquistata da Hugh Blaker, artista e mercante d’arte di Isleworth, passando poi nel 1962 al collezionista Henry Pulitzer, che pur di averla non esita a vendere buona parte delle sue fortune. Il quadro finisce nel buio del caveau di una banca svizzera fino al 1979, quando alla morte di Pulizter la proprietà passa a Elizabeth Meyer, la moglie. Nel 2008, alla scomparsa della donna, il dipinto finisce all’asta per essere acquistato da un consorzio internazionale di anonimi appassionati d’arte.
È stata proprio la Mona Lisa Foundation, dopo lunghi anni di ricerche e comparazioni, ad autenticare in modo ufficiale la “Earlier” nel 2012, scegliendo poi di organizzare un tour iniziato a Singapore e Shangai nel 2015, e con una sola altra tappa al Palazzo Bastogi di Firenze nel 2019, per mostrare al mondo quella che a tutti gli effetti può essere considerata la Mona Lisa dimenticata, un’opera sconosciuta dell’immenso Leonardo Da Vinci.
La mostra si articola in un percorso con ricostruzioni storiche che permettono di esaminare le prove scientifiche e storiche a supporto dell’attribuzione del dipinto a Leonardo da Vinci, immergendosi nel suo mondo e nella sua arte infinita, di Monna Lisa e del Rinascimento italiano. Il percorso si snoda attraverso otto gallerie e culmina con la vista del dipinto, presentato in una stanza dedicata e custodito all’interno di una teca illuminata. A ciascun visitatore è consegnato un tablet con il tour audio-visivo e 30 brevi filmati che guidano attraverso le sezioni della mostra, indagando le evidenze storiche e gli esami scientifici, con interventi e interviste ai maggiori esperti internazionali studiosi di Leonardo.
INFO PRATICHE
Leonardo Da Vinci. La prima Monna Lisa
Promotrice delle Belle Arti
Viale Balsamo Crivelli 11, Parco del Valentino- Torino
24 novembre – 26 maggio 2024
ORARI: mart/dom 10/20, chiuso il lunedì.
INGRESSI: intero 14€, ridotto 12€, famiglia (2 adulti, 2 ragazzi) 40€
CONTATTI: info@mostraprimamonnalisa.com