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Il Museo Nazionale del Cinema celebra Tonino De Bernardi, regista, autore e produttore d’origini chivassesi, con una mostra che esplora la sua straordinaria carriera e influenza nel panorama del cinema sperimentale nazionale e internazionale. Ospitata dal 24 aprile al 9 settembre prossimo al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, Tonino De Bernardi. Il cinema senza frontiere è curata da Alberto Momo e sarà possibile visitarla gratuitamente durante gli orari di apertura del museo.

Figura iconica del cinema indipendente, profondamente connessa alla città di Torino, De Bernardi è un narratore che ha saputo catturare l'essenza della vita con il suo cinema libero e mai banale.

La mostra, organizzata in sinergia con la Cineteca del Museo e il Cinema Massimo, offre un'immersione completa nell'universo creativo di De Bernardi ed è parte di un progetto articolato che prevede: la conservazione e la digitalizzazione delle sue opere che contano, ad oggi più di un centinaio di film; l'allestimento di una mostra, una performance teatrale, la pubblicazione di un volume inedito e una retrospettiva, nonché una selezione di opere sottotitolate per la circuitazione.

Divisa in due sezioni, “La casa” e “Il mondo” o “Qui e l’altrove”, la mostra offre una visione duale della poetica cinematografica di De Bernardi. Una prima parte rivela il lato più intimo del regista, i suoi esordi, con una raccolta di primi piani e ritratti che ne sottolineano la sensibilità artistica e profondamente umana. La seconda esplora invece i viaggi e le esperienze che hanno plasmato il suo cinema con un taglio più documentaristico, il suo rapporto complesso con le produzioni, i progetti non realizzati e le fotografie dai set, delineando un’identità chiara e distintiva, forte di una cifra stilistica senza costrizioni. A legare le due sezioni è l’esposizione della sua strumentazione di lavoro: cineprese per diversi formati di pellicola, telecamere analogiche e digitali per far conoscere la sua filmografia attraverso l’aspetto materiale e povero del cinema indipendente e 60 anni di evoluzione tecnologica.

La mostra è resa accessibile ai visitatori con disabilità sensoriale grazie a un video introduttivo nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) e a contenuti audio in italiano e inglese accessibili tramite QR lungo il percorso di visita.

La retrospettiva, con la proiezione di alcuni cortometraggi grazie ai quali sarà possibile fare un viaggio ideale attraverso l’opera di De Bernardi: Fregio (1968), Ramo secco (1984), Dalle lontane province (1986), Modi di essere. Eroine ed eroi (1988), Uccelli di terra (1992), Terra (2002), Où en êtes vous (2022), sarà ospitata dal 3 al 28 maggio al Cinema Massimo, con la presentazione dei titoli più rappresentativi dell’intera filmografia.

In occasione della mostra l’11 maggio alle ore 17:30 viene proposta L’Interminabile Illusione, una live performance nata da un’idea di Giulietta De Bernardi, di e con Tonino De Bernardi, Caterina Momo e Giulietta De Bernardi. Il progetto nasce dall’urgenza di creare uno spazio dove possano confrontarsi tre generazioni: un’adolescente, una donna matura e un anziano. I corpi in scena sono connessi da un legame familiare: un padre-nonno, una figlia-madre, una figlia-nipote. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Unione Culturale Antonicelli. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Biglietto gratuito disponibile dal 26 aprile sulla biglietteria ufficiale del Museo Nazionale del Cinema.

A completamento della mostra, il catalogo Tonino De Bernardi. Il cinema senza frontiere, edito da Silvana Editoriale. Il volume, a cura di Alberto Momo, raccoglie la voce dei tanti che hanno avuto parte attiva nella realizzazione dei suoi film, attori, attrici, compagni di cinema, famigliari, registi, studiosi, incontri fortuiti che Tonino De Bernardi ha reso preziosi con il suo sguardo. Da Isabelle Huppert a Bernardo Bertolucci, da Enrico Ghezzi a Mario Martone, da Iaia Forte a Filippo Timi.

Nel 2023 Tonino De Bernardi ha depositato il suo archivio al Museo Nazionale del Cinema che s impegna a conservarlo e divulgarlo. In questa prima fase di restauro la Cineteca ha iniziato un'importante fase di recupero, conservazione e restauro di parte della filmografia realizzata dall'autore su formati ridotti. Questa ampia filmografia è stata oggetto di ispezione, identificazione digitalizzazione. "Il bestierio", "Fregio ovvero An ANhel Came to Me", "Donne. I Interni", "A Patrizia: l'irrealtà irreale, l'oggetto dell'amore sono presentati nella loro version restaurata digitalmente. Le lavorazioni sul restauro sono state realizzate dfa Audio Innova (Padova), con il coordinamento di Alessandro Russo. Il restauro digitale di "Fregio ovvero An Angel Came to Me", è presentato con un nuovo audio realizzato da Tonino De Bernardi e Teresa Momo.

In occasione della mostra, “Fuoriorario (a cura di Fulvio Baglivi) prepara due notti su Rai3 dedicate a Tonino De Bernardi. La prima, venerdì 26 aprile si potranno vedere i film Il quadrato: definizione di spazio (1971-1972) e Ed è così, circa, più o meno (2011).

Sabato 27 aprile saranno trasmessi Serva e padrona (2003) e i cinque lavori girati per la RAI Piemonte tra il 1984 e 1985: Intorno alla casa;Zibaldino 84 – Diodata Saluzzo – pt n. 20; Zibaldino 85 Il cammino difficile, prima parte: Felice Fischetti, poeta – pt n. 20; Zibaldino 85 il cammino difficile, seconda parte: Emilia e la libertà ho trovato il cammino difficile Emilia e la vita – pt n. 21; Zibaldino 86 ramo secco – pt n. 20.