C’erano due pomodorini a bordo di una stazione spaziale che un giorno hanno deciso di farsi un giro fra le stelle. Potrebbe essere la trama, in breve, di un film d’animazione che magari qualcuno deciderà di realizzare, facendo vivere ai pomodorini incontri e avventure galattiche.
Per adesso, nell’attesa della fantasia di qualche sceneggiatore, la notizia è vera e confermata dalla “Nasa”: due pomodorini misteriosamente svaniti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, sono ricomparsi.
Per capire questo piccolo mistero spaziale bisogna andare indietro fino ad incrociare “XROOT” (eXposed Root On-Orbit Test System), ovvero un esperimento di coltura idroponica e aeroponica realizzato a bordo della ISS per far crescere piante senza bisogno di terreno. Uno dei tanti fra test ed esperimenti che precedono l’idea di permettere alle esplorazioni spaziali future di coltivare frutta e verdura fresca a bordo.
Ad occuparsi dei due pomodorini era Francisco Rubio, per tutti “Frank”, astronauta statunitense di origini salvadoregne che tra l’altro detiene il record di permanenza nello spazio, con 371 giorni a bordo della ISS.
Un anno fa, Rubio aveva sigillato i due pomodorini in una busta sottovuoto per poi essere analizzati una volta rientrati sulla Terra, ma da quel momento la busta è scomparsa, svanita nel nulla, malgrado gli spazi a bordo della ISS non siano così vasti.
Ma ora, annuncia il sito della Nasa, la busta è ricomparsa e da una primissima analisi, i due pomodorini hanno perso colore, sembrano leggermente schiacciati e mostrano leggeri segni di disidratazione, ma nulla viene aggiunto su come e dove siano rispuntati.
In realtà, fa notare qualcuno, Rubio aveva sempre parlato di un solo pomodorino e appresa la notizia del ritrovamento è stato il primo a congratularsi, visto che per i colleghi e tutta la Nasa la sparizione del pomodoro aveva sempre avuto una sola spiegazione possibile: se l’era mangiato lui.