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Secondo gli esperti, l’epoca dei farmaci nati per altri scopi e utilizzati per dimagrire, si può considerare conclusa. Messa da parte la farmacologia, che a volte cura da una parte ma a scapito di un’altra, la nuova tendenza si concentra sempre più sull’idea del cibo sano, quello a cui magari serve più tempo per dare effetti visibili, ma privo di problemi collaterali.

Ormai sono numerose le ricerche secondo cui un regime alimentare troppo ricco di zuccheri, sali e grassi a lungo andare provoca problemi, a cui aggiungere il parere dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che ha definitivamente condannato l’aspartame, l’edulcorante artificiale a basso contenuto calorico utilizzato al posto dello zucchero bianco utilizzato come base della soda dietetica, una miscela di acqua gassata, dolcificanti, aromi e additivi assai comune nelle bibite gassate più popolari.

Cibi nutrienti quindi, ricchi più che altro di fibre, con tutti i componenti del cacao in prima fila, dalla polpa un tempo scartata e ora utilizzata per marmellate e gelatine alla polvere, alternativa finora inedita allo zucchero.

In pratica, un ritorno agli albori della cucina vegetariana, ricreando sapore e texture di carne e pesce con alternative vegetali e alimenti plant-based ad alto contenuto proteico come funghi, noci e legumi.

Fra le food star dell’anno anche il grano saraceno, considerato un superfood per l’alta concentrazione di proteine, fibre e carboidrati e la scarsa presenza di glutine. Da non dimenticare l’ascesa della “clean caffeine”, bevande energetiche a base di sostanze vegetali che sostituiscono il caffè e fanno da base per i “mocktail”, i cocktail analcolici che vanno per la maggiore. Lo stesso vale per il peperoncino, di cui si stanno affacciando sul mercato nuove varietà (il Goathorn ungherese e il Guajillo messicano), e per il cosiddetto “cibo rigenerativo”, ossia coltivato con concimazione organica attraverso sistemi di rigenerazione dei campi che rispettano l’ambiente.

Mentre è già da un po’ che la cucina, anche quella stellata, ha scoperto l’uso dei fiori, passati da elemento di bellezza finale di guarnizione dei piatti al ruolo di scoperta recente per l’alta concentrazione di vitamine, poteri antiossidanti e antinfiammatori.

Fra le tendenze inarrestabili, che ancora sconcerta molti, quella degli insetti commestibili, considerati il cibo del futuro più sostenibile e nutriente grazie alla forte presenza di proteine, vitamine e minerali, mentre cresce la pratica dei piatti fermentati e soprattutto quella dell’upcycling, il passaggio finale e fondamentale: saper trasformare gli scarti in piatti altrettanto gustosi, per evitare gli sprechi e risparmiare il cibo e la natura.