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Alla noia, sentimento di insoddisfazione in genere temporaneo, Moravia ha dedicato un romanzo, Vasco una delle sue canzoni e Woody Allen una battuta epocale: “Hai mai passato una serata con un assicuratore?”.

Eppure, a patto che non sfoci nell’apatia, la noia continua ad essere rivalutata dalla scienza come un’occasione da non perdere. Lo dice, fra gli ultimi, uno studio americano che, con un inizio ad effetto, cita un’inchiesta del New York Times del 2018, secondo cui i bambini che si annoiano vanno iscritti ai corsi extrascolastici. Alla prima avvisaglia di noia, che in questo caso potrebbe anche essere stanchezza e naturale voglia di rallentare il ritmo, la coscienza comune impone di correre ai ripari, ancor di più in una società come quella americana, dove la perdita di tempo non esiste.

Invece, riprende lo studio realizzato dalla professoressa Erin Westgate, psicologa all’Università della Florida, la noia è “normale, naturale e salutare”. “A piccole dosi, la noia può offrire una preziosa opportunità di apprendimento, stimolando la creatività e la risoluzione dei problemi, motivando i bambini a cercare attività più significative - assicura la professoressa Westgate - la possibilità che i genitori hanno per aiutare i figli è insegnare “a gestire la noia” distinguendola tra il sentirsi tristi o svogliati. Questo perché spesso i bambini dicono ‘mi annoio’ se restano da soli o reclamano attenzione, mentre gli adulti tendono a trattare la noia come un’angoscia o una richiesta d’aiuto”.

In fondo, la vita è fatta anche di queste cose, e prima si imparano meglio si vivrà in seguito. La noia come una sorta di palestra quindi, momenti salvifici in cui fare i conti con una realtà che non può essere fatta sempre di feste, allegria e gente intorno, ma al contrario ha il potere di solleticare la fantasia in modo profondo, fino a trovare un modo con cui ammazzare la noia.

Peter Toohey, nel libro “Boredom: a Lively History”, parla addirittura di “diritto alla noia”, rivendicando gli attimi in cui il cervello si stacca dal resto, rielabora pensieri e desideri li presenta ordinati alla coscienza.