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Coraggio perché sta arrivando, è solo questione di tempo, il giorno in cui non sarà più necessario mettersi a dieta ferrea, iscriversi in palestra o correre intorno ad un giardino per riuscire ad entrare nei jeans o nel costume da bagno.

È la scienza a prometterlo, concentrata in modo compatto nel dare nuove opportunità all’umanità obesa: individuare il passaggio che impedisca all’organismo di immagazzinare cellule adipose, rendendoci tutti immuni dal grasso che si accumula, considerata dall’OMS malattia cronica di cui in Italia soffre una persona su 10 ed è causa di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, tumori, disturbi respiratori, muscolo-scheletrici e sociali.

Uno degli studi più recenti è quello dei ricercatori del “Weizmann Institute of Science” di Rehovot, in Israele, che sono riusciti a inibire una proteina che causa l’accumulo di grasso testandola su un gruppo di topi.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “The Embo Journal”, spiega che la ricerca si è concentrata sulla proteina “MTCH2” (Mitochondrial carrier homolog 2), comunemente conosciuta come “Mitch”, che svolge un ruolo fondamentale nei processi cellulari, in particolare in quello dei mitocondri, organelli fondamentali nella produzione di energia. In pratica, inibendo il lavoro del Mitch verso i muscoli, li costringe a trovare altre fonti di accumulo, trovando materiale a sufficienza nell’adipe.

“Abbiamo scoperto che l'eliminazione di Mitch ha portato a una significativa riduzione dei grassi nelle membrane – ha commentato il team di scienziati – e allo stesso tempo, abbiamo osservato un aumento delle sostanze grasse utilizzate per produrre energia e ci siamo resi conto che il grasso veniva scomposto dalla membrana per essere utilizzato come combustibile”.

La buona notizia è che il Mitch sarebbe in grado di sviluppare una sorta di immunità all’obesità, quella cattiva che serviranno ancora anni di studi e test, prima di arrivare ad un farmaco in grado di liberarci per sempre dal grasso superfluo, e soprattutto dalla prova costume.