Che idea antiquata, pensare di fare musica usando gli strumenti musicali tradizionali: chitarre, bassi, batterie, tastiere. Roba che ormai si è avviata verso la soffitta, minacciata prima da programmi che permettono di creare musica con la tastiera di un computer anche da chi la musica non la conosce per niente, e ancora di più messa sotto attacco dalle ultime frontiere dell’hi-tech.
Alla categoria delle diavolerie tecnologiche va aggiunta la “Odd Ball”, all’apparenza una semplice pallina colorata più o meno grande come una palla da tennis che in realtà nasconde un sofisticato generatore di suoni. Ovviamente da collegare via Bluetooth ad un’immancabile “app” da scaricare sullo smartphone, la Odd Ball è studiata per trasformare in suoni gli urti, i movimenti e l’intensità del tocco, secondo gli ideatori in modo ancora più intuitivo di quanto non faccia un sintetizzatore o una drum machine.
Attraverso l’app, per cominciare, è possibile scegliere il tipo di strumento: da lì in poi qualsiasi rimbalzo, sfioramento o semplice contatto sarà interpretato come un suono e riprodotto. Va da sé che più palline si impara a gestire in simultanea, più suoni sarà possibile creare. Qualcosa che detto così ricorda più l’arte dei giocolieri circensi, che il talento compositivo di un musicista.
Il suono campionato sarà riprodotto in tempo reale dallo speaker dello smartphone e volendo registrato, per poter sovraincidere altre tracce e creare un proprio brano. “L’idea è nata dalla voglia di rendere fruibile un’esperienza musicale per tutti – confidano gli ideatori - creare musica da zero richiede lo studio e la conoscenza di uno strumento: un’esperienza poco accessibile”.
La Odd Ball, al peso di 200 grammi con rivestimento in silicone, si ricarica attraverso un cavo Usb e ha un’autonomia di 5 ore: per generare i suoni utilizza il protocollo Midi e racchiude un giroscopio e un accelerometro che rileva la velocità del movimento per tradurlo in suoni.
“A livello tecnologico l’antico principio della palla non è stato molto sfruttata e invece ha grosso potenziale: tutti la sanno usare, ma prima di noi quasi nessuno l’ha resa interattiva. La musica è il primo passo, la prima applicazione su cui ci siamo concentrati, e siamo convinti che per Odd Ball le possibilità in ambito terapeutico o dell’apprendimento siano molte e ancora tutte da esplorare”.