In effetti, la fiamma olimpica - che per antonomasia non si spegne mai e per questo non ha bisogno di carbonella – potrebbe essere una bella tentazione per una grigliata in compagnia. Così come i cinque cerchi simbolo dei Giochi Olimpici, che a guardarli bene possono essere ciambelle, anelli di cipolla o caramelle. Ma siamo lontani da quello che potranno mettere sotto i denti gli atleti delle ormai prossime Olimpiadi di Parigi.
A poco più di due mesi dal via fervono i preparativi per accogliere un popolo fatto di 15mila persone fra atleti, preparatori e delegazioni a cui bisognerà badare dal mattino alla sera. Misure e piani di sicurezza imponenti a parte, se per il diletto notturno dovrebbero essere sufficienti i 300mila profilattici ordinati dall’organizzazione, restava da sistemare quello che è già stato definito “il più grande ristorante al mondo”, la mensa del Villaggio Olimpico, dove si calcola saranno da preparare 45mila piatti al giorno.
A occuparsene sono stati chiamati due chef, Charles Guilloy e Stéphane Chicheri, che hanno dovuto stilare menù che tengano conto della sostenibilità e delle esigenze nutrizionali fornite dalle diverse delegazioni, ma soprattutto culture, tradizioni e gusti diversi di 206 etnie diverse tentando di non scontentare nessuno, ma con il faro della gastronomia francese sistemato più in alto di tutti. “Serviremo 500 diversi piatti, e non mancheranno i formaggi francesi, le baguette e la blanquette di vitello. Ma niente tartare di carne, sanguinaccio, bourguignon e foie gras”, hanno confidato i due. Nella lista dei cibi off-limit uno in particolare ha già scatenato qualche protesta: le patatine fritte. Le “pommes frites” di cui i francesi sono ghiotti saranno bandite sia perché poco salutare per gli atleti, sia per il rischio che le friggitrici possano provocare incendi.
Il comitato organizzatore ha preteso dal catering una visione zero sprechi, mettendo al bando piatti, posate e bicchieri usa e getta, con priorità a km zero per l’80% degli ingredienti, o comunque reperiti nel raggio massimo di 300 km da Parigi. A farne le spese anche l’avocado, che arriva da troppo lontano, mentre via libera ai formaggi e alla carne, ma con alternative vegetariane e negane come hummus, hot dog veg, patate dolci e falafel.
Garantire la diversità ai menù sarà il compito di altri tre chef: Alexandre Mazzia, tre stelle Michelin e grande conoscitore della cultura gastronomica africana, Akrame Benallal, cresciuto in Algeria e Amandine Chaignot, titolare di un ristorante parigino molto in voga.
Sul sito ufficiale dei Giochi Olimpici 2024 si legge: “Ogni giorno, circa 15.000 atleti e atlete internazionali che soggiorneranno al Villaggio Olimpico e Paralimpico e avranno a disposizione una scelta di 40 piatti diversi divisi in quattro tipi di cucina diversi: Francia, Asia, Africa e Caraibi, cucina mondiale. Ogni atleta avrà la possibilità di trovare qualcosa di proprio gradimento. Inoltre, ci sarà un buffet di insalate con oltre 30 opzioni, una sezione per la carne alla griglia e contorni, una selezione di formaggi, una per il pane, un buffet di piatti caldi, un buffet di dessert e una vasta gamma di frutta”.
Ma mangiare non è l’unica opzione a disposizione degli atleti, che potranno anche imparare a preparare uno dei prodotti più famosi della Francia: la baguette. Ci sarà una panetteria nel Villaggio Olimpico e Paralimpico che ospiterà laboratori per gli atleti, come ha spiegato Stéphane Chicheri.
Giusto per fare un esempio, in un giorno qualsiasi di gare, gli atleti potrebbero trovarsi a scegliere fra diversi menù, cominciando da quello dedicato alla Francia, con verdure alla bourguignon e baccalà alla provenzale; o ancora quello asiatico, con carne macinata con basilico thai e riso basmati e cavolfiore e patate al forno con curcuma. Quello che mette insieme Africa e Caraibi: peperoni, cipolle, pomodori e pepe saltati in padella (Chakchouka), gamberi fritti con salsa chermoula, per finire con il menù dedicato alla cucina mondiale: agnello con riduzione di succo di menta e moussaka di verdure.
IL CATERING DEL VILLAGGIO OLIMPICO E PARALIMPICO IN CIFRE
- 15.000 atleti e atlete
- 40.000 pasti serviti ogni giorno
- 3.500 posti a sedere
- apertura: 24 h al giorno dal 12 luglio
- 80% di prodotti francesi
- 30% di materia prima organica
- 100% delle regioni francesi rappresentate