Da una parte c’è la musica che si sente di continuo, quella imposta dai colossi della discografia mondiale, fatta di brani pennellati a tavolino per scalare le classifiche e poi sparire, dopo un paio di settimane appena. E dall’altra c’è Oliver Anthony, un uomo solo a guidare la musica fatta in casa senza pensare alle classifiche, fatta soltanto per fare pace con sé stessi.
Il caso è di quelli che fanno e faranno epoca: Christopher Anthony Lunsford, che ha scelto il nome del nonno, Oliver Anthony, quando nel 2021 ha iniziato a comporre musica caricandola su Spotify giusto per vincere la solitudine, l’alcolismo e la disoccupazione, dopo essere stato lasciato a casa dalla cartiera dove lavorava.
Trent’anni o giù di lì, nato fra campagne & montagne degli Appalachi, Oliver era emerito sconosciuto fino ad una manciata di giorni fa, quando ha conquistato la vetta della “Billboard Hot 100”, la classifica che in America dice se hai successo o meno. Lui l’ha fatto cantando una sola canzone, “Rich Men North of Richmond”, scritta su richiesta di una radio del West Virginia: diventato virale, il brano ha macinato 17,5 milioni di streaming e 147mila download in una sola settimana. Roba che neanche dei sogni del discografico più ottimista sembrava possibile.
“Ho iniziato a scrivere musica perché soffrivo di problemi mentali e di depressione. Le mie canzoni mi hanno messo in connessione con milioni di persone a un livello profondo perché sono cantate da qualcuno che le vive nell'esatto momento in cui le canta – ha commentato Oliver sui suoi canali social - niente editing, niente agente, niente cazzate. Solo uno scemo e la sua chitarra”.
Un successo che ha messo in moto le major discografiche e gli organizzatori di eventi, che Oliver sta rimbalzando uno dopo l’altro per restare l’unico e il solo responsabile di quel che sceglie di cantare.
A proposito, il brano che gli ha permesso di scalzare nientemeno che Taylor Swift dalla cima della Billboard Hot 100 è un inno alla “working class”, quella fetta della società a cui già John Lennon aveva scelto di dedicare un brano e molte più parole di fuoco nelle interviste. “Rich Men North of Richmond” parla di sfruttamento del proletariato, l’inflazione, le tasse, l’oppressione, il controllo sul popolo della élite politica americana: “Ho venduto l’anima lavorando tutto il giorno, ore di straordinario con una paga di merda”, canta Oliver in un passaggio, aggiungendo “vorrei che i politici si occupassero dei minatori e non solo dei minorenni su un’isola da qualche parte”, facendo chiaro riferimento alla vicenda di Jeffrey Epstein, il miliardario pedofilo morto suicida in carcere.
Immediatamente adottato dalla destra americana più conservatrice, il brano è già stato definito “l’inno dell’America dimenticata”, quella disillusa dalle promesse elettorali in un Paese sempre più lacerato.