È la numero 96, la cerimonia degli “Academy Awards”, gli Oscar per il resto del mondo, in programma al “Dolby Theatre” di Los Angeles il 10 marzo prossimo. A presentarla è stato nuovamente chiamato il comico Jimmy Kimmel.
Piatto forte della serata, la distribuzione delle celebri statuette ai protagonisti dei film usciti nel 2023, votati dai membri della “Academy of Motion Picture Arts and Pictures”.
La candidature sono note dallo scorso 23 gennaio, e anche i giurati hanno ormai espresso il proprio voto (segretissimo) lo scorso 27 febbraio, quindi i giochi sono fatti.
Tutta l’attenzione è verso “Oppenheimer”, film diretto da Christopher Nolan candidato a 13 statuette che racconta la vita del fisico incaricato di progettare le bombe atomiche fino alla sua caduta in disgrazia. Segue con 11 nominations “Poor Things” (Povere creature), adattamento dell’omonimo romanzo interpretato da Emma Stone, Mark Ruffalo e Willem Dafoe, già vincitore del Leone d’Oro a Venezia e del Golden Globe come miglior commedia musicale. Sono invece 10 le nomination raccolte da “Killer of the flower moon”, in cui Martin Scorsese dirige Leonardo Di Caprio e Robert De Niro attraverso la storia vera e dimenticata dello sterminio della tribù degli Osage, diventati ricchissimi negli anni Venti del secolo scorso grazie alla scoperta del petrolio nei loro territori. “Barbie”, uno dei maggiori successi dell’anno al botteghino, con Margot Robbie e Ryan Gosling, si è fermato a 8 nomination.
A toccare direttamente il cinema italiano è la candidatura come miglior film internazionale di “Io capitano”, diretto da Matteo Garrone, categoria vinta l’ultima volta dall’Italia nel 2014, esattamente 10 anni fa, con “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Tradizionalmente, la cerimonia degli Oscar è in programma fra il pomeriggio e la sera del 10 marzo, che significa in piena notte per l’Italia. L’inizio della diretta, comprensivo di fuso orario, è previsto poco prima di mezzanotte con il tradizionale red carpet affollato di stelle, mentre per la vera e propria cerimonia bisogna attendere fra l’una e le due del mattino.
Contrariamente al solito, dopo 20 anni di dirette, il gruppo Sky ha deciso di non rinnovare gli accordi per la diffusione in Italia, occasione che ha invece ingolosito Rai1, con una diretta affidata ad Alberto Matano che comprende anche la diffusione in contemporanea in streaming su RaiPlay.