Accidenti, gli italiani sono messi male. Lo dice, elencando i motivi uno dopo l’altro, il XX Rapporto “Osservasalute” dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni nell’ambito di “Vihtali”, iniziativa dell’Università Cattolica.
Secondo i dati, riferiti al 2022, il popolo del Bel Paese soffre di obesità, pigrizia e depressione. E la sedentarietà non riguarda solo gli adulti, ma fra il 2020 e l’anno successivo, è diminuita del 15% l’attività sportiva continuativa anche fra i giovanissimi.
In compenso, ad aumentare del +10,8% sono le prescrizioni di farmaci antidepressivi. L’obesità, che colpisce quasi 6 milioni di adulti (il 12% della popolazione), porta in dono il diabete (ne soffre il 15%). Cresce anche l’età in cui si diventa mamme per la prima volta: una su tre ha un’età compresa fra 35 e 40 anni, il valore più alto di tutta Europa.
E come se ancora non bastasse, abbondanti tracce di pesticidi sono state individuate nel 55,1% dei punti sottoposti a monitoraggio: 94,1% in Umbria, 86,4% in Puglia, 81,6% in Sicilia e oltre il 70% in Piemonte, Veneto e Lombardia.
In compenso, sottolinea il rapporto, il sistema sanitario non è all’altezza e rende difficile fare prevenzione, con aumento vertiginoso di malattie croniche nella popolazione, con un aggravio dei costi per la salute pubblica. Un problema che è concatenato ad un altro: siamo in Paese sempre più anziano e per questo fragile, con un’età media di 46 anni che nel giro di pochi anni salirà a quota 50. Per contro, nel 2021 sono nati 400mila bambini, quasi 5.000 meno del 2020.
Considerando tutti i fattori insieme, racconta il report, significa la minaccia di un’imminente “tempesta perfetta” fatta di un aumento di persone malate accompagnata dall’erosione del SSN, sempre più in difficoltà nell’assicurare i servizi essenziali e garantire tempi di attesa accettabili per esami medici.
Parte del problema è ancora una volta legato alla pandemia, che oltre ad aver fatto strage di persone anziane (e non solo) ha accorciato la speranza di vita con una media di 1,2 anni in meno.