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Da quando l’e-commerce si è imposto con forza fra le abitudini del mondo intero, milioni di pacchi ogni giorno attraversano il pianeta. E di questi, inevitabilmente, una parte piuttosto consistente va smarrita, molte volte per via di indirizzi errati o illegibili.

Ma il dato più incredibile è che, al netto del rimborso dell’acquirente, finora conveniva di più dirottare i pacchi verso il macero che aprirli e rimettere il contenuto in vendita. Secondo i dati Agcom, nel solo 2022 in Italia sono stati movimentati ben 961 milioni di colli, che significa il +3,5% rispetto al 2021. Per capire la crescita basta sapere che nel 2017 erano meno della metà: 460 milioni.

Ma nel tempo, invece di distruggere abbigliamento e oggetti che comunque hanno richiesto un processo di lavorazione, da più parti emergono soluzioni sostenibili come il fenomeno del “blind sale”, la vendita alla cieca di pacchi smarriti a prezzi stracciatissimi.

Per gli americani è diventata una nuova mania e in altri Paesi come la Francia inizia ad esserlo. Proprio di recente, un esperimento ha toccato anche il nostro Paese attraverso un centro commerciale che ha ospitato “King Colis”, una start-up creata per dare nuova speranza ai pacchi smarrititi.

I clienti hanno 10 minuti per scegliere i propri pacchi e ogni collo va acquistato alla cieca, senza sapere cosa c’è dentro e senza poterlo aprire, ma in compenso non c’è alcun limite alle sorprese che si possono trovare: da smartphone dell’ultimo modello ad accessori e abbigliamento griffato, e ancora orologi, calzature, pelletteria, videogiochi ecc.

Le tariffe vanno da un pacco di 100 grammi standard a 1,99 euro, che diventano 2,79 se ha lo stesso peso ma è partito da Amazon.