Il prossimo 28 ottobre, al “Theatre du Chatelet” di Parigi, andrà in scena la 68esima cerimonia annuale di consegna del “Pallone d’Oro”, l’ambito riconoscimento assegnato da “France Football” che premia i migliori calciatori della scorsa edizione.
Ma quest’anno c’è qualcosa di diverso, che segna la fine di un’epoca: per la prima volta dal 2003, nella rosa dei candidati mancano due nomi che hanno dettato legge per tanti anni nel mondo del calcio, alternandosi nel premio in un’eterna rivalità. Il primo è “CR7”, il portoghese Cristiano Ronaldo che dopo cinque palloni d’oro e un numero impressionante di titoli e vittorie, a 39 anni ha accettato di chiudere la carriera trasferendosi in Arabia Saudita per sollazzare gli sceicchi a fronte di un ingaggio da 200 milioni di dollari all’anno, accettato anche a costo di sparire dai radar del calcio internazionale. Il secondo è l’argentino Leo Messi, classe 1987, otto volte vincitore del trofeo di France Football e anche lui pluripremiato e osannato ovunque, finito all’Inter Miami, squadra della “Major League Soccer” con un contratto pari a 20,45 milioni di dollari all’anno.
In compenso, anche se fa meno notizia rispetto alla mancanza delle due stelle più fulgide del calcio mondiale, non compaiono neanche calciatori italiani. Le uniche eccezioni sono Gigio Donnarumma per il “Premio Yashin”, per quello di miglior allenatore Carlo Ancelotti e Gian Piero Gasperini dopo la clamorosa stagione dell’Atalanta e Manuela Giugliano, in lizza per il Pallone d’Oro femminile.
In compenso compaiono cinque giocatori che militano nel campionato di Serie A: Lautaro Martinez, Hakan Calhanoglu e l'atalantino e Ademola Lookman.
A votare è una giuria composta dai giornalisti delle prime 100 nazioni del ranking FIFA, ognuno chiamato a stilare una classifica con cinque nomi che assegna altrettanti punti a scalare ad ogni giocatore, giudicando parametri come prestazioni individuali e collettive, trofei vinti, classe e fair-play.
Non è sempre andata così: fino al 2022, tutti i rappresentanti dei media dei Paesi affiliati Fifa avevano diritto di esprimere la propria preferenza, ma France Football ha deciso di limitare il numero di votanti.
Il premio nasce nel 1956 su idea di Gabriel Hanot, giornalista di France Football ma soprattutto ex giocatore e allenatore. Fino al 1985 il premio era riservato unicamente a giocatori europei, tagliando fuori nomi come Pelè e Maradona. Il primo vincitore fu l’inglese Stanley Matthews, ma l’elenco completo è una sorta di storia del calcio: Di Stefano, Eusebio, Cruyff, Beckenbauer, Platini, Van Basten e i due recordman, Messi e Ronaldo. Nell’elenco anche cinque italiani: Omar Sivori (1961), Gianni Rivera (1969), Paolo Rossi (1982), Roberto Baggio (1993) e Fabio Cannavaro (2006).
Secondo i bookmakers, quest’anno la lotta si concentra tra pochi nomi: i due madrinisti Vinicius Junior e Jude Bellingham, più Rodri del Manchester City.
30 candidati al Pallone d'oro maschile
Jude Bellingham (Real Madrid/Inghilterra)
Hakan Calhanoglu (Inter/Turchia)
Dani Carvajal (Real Madrid/Spagna)
Ruben Dias (Manchester City/Portogallo)
Artem Dovbyk (Girona-Roma/Ucraina)
Phil Foden (Manchester City/Inghilterra)
Alejandro Grimaldo (Bayer Leverkusen/Spagna)
Erling Haaland (Manchester City/Norvegia)
Mats Hummels (Borussia Dortmund-Roma/Germania)
Harry Kane (Bayern Monaco/Inghilterra)
Toni Kroos (Real Madrid/Germania)
Ademola Lookman (Atalanta/Nigeria)
Emiliano Martinez (Manchester City/Argentina)
Lautaro Martinez (Inter/Argentina)
Kylian Mbappé (Paris Saint-Germain-Real Madrid/Francia)
Martin Odegaard (Arsenal/Norvegia)
Dani Olmo (Lipsia-Barcellona/Spagna)
Cole Palmer (Chelsea/Inghilterra)
Declan Rice (Arsenal/Inghilterra
Rodri (Manchester City/Spagna)
Antonio Rudiger (Real Madrid/Germania)
Bukayo Saka (Arsenal/Inghilterra)
William Saliba (Arsenal/Francia)
Federico Valverde (Real Madrid/Uruguay)
Vinicius (Real Madrid/Brasile)
Vitinha (Paris Saint-Germain/Portogallo)
Nico Williams (Athletic Club/Spagna)
Florian Wirtz (Bayer Leverkusen/Germania)
Granit Xhaka (Bayer Leverkusen/Svizzera)
Lamine Yamal (Barcellona/Spagna)
Le 30 candidate al Pallone d'Oro femminile
Barba Banda (Orlando Pride, Zambia)
Aitana Bonmatì (Barcellona, Spagna)
Lucy Bronze (Chelsea, Inghilterra)
Mariona Caldentey (Arsenal, Spagna)
Tabitha Chawinga (Lione, Malawi)
Grace Geyoro (PSG, Francia)
Manuela Giugliano (Roma, Italia)
Caroline Graham Hansen (Barcellona, Norvegia)
Patricia Guijarro (Barcellona, Spagna)
Giulia Gwinn (Bayern Monaco, Germania)
Yui Hasegawa (Manchester City, Giappone)
Ada Hegerberg (Lione, Norvegia)
Lauren Hemp (Manchester City, Inghilterra)
Lindsey Horan (Lione, Stati Uniti)
Lauren James (Chelsea, Inghilterra)
Marie-Antoinette Katoto (PSG, Francia)
Alyssa Naeher (Chicago Red Stars, Stati Uniti)
Sjoeke Nusken (Chelsea, Germania)
Ewa Pajor (Barcellona, Polonia)
Salma Paralluelo (Barcellona, Spagna)
Gabi Portilho (Corinthians, Brasile)
Alexia Putellas (Barcellona, Spagna)
Mayra Ramirez (Chelsea, Colombia)
Trinity Rodman (Washington Spirit, Stati Uniti)
Lea Schuller (Bayern Monaco, Germania)
Khadija Shaw (Manchester City, Giamaica)
Sophia Smith (Portland Thorns, Stati Uniti)
Mallory Swanson (Chicago Red Stars, Stati Uniti)
Tarciane (Houston, Brasile)
Glodis Viggosdottir (Bayern Monaco, Islanda)
I candidati come miglior portiere
Diogo Costa (Porto/POR)
Gianluigi Donnarumma (Psg/ITA)
Gregor Kobel (Borussia Dortmund/SWI)
Andrei Lounine (Real Madrid/UKR)
Mike Maignan (Milan/FRA)
Giorgi Mamardachvili (Valencia/GEO)
Emiliano Martinez (Aston Villa/ARG)
Unai Simon (Athletic Bilbao/SPA)
Yann Sommer (Inter/SWI)
Ronwen Williams (Mamelodi Sundowns/RSA)
I candidati come miglior allenatore
Carlo Ancelotti (Real Madrid/ITA)
Xabi Alonso (Bayer Leverkusen/SPA)
Luis De La Fuente (Spagna/SPA)
Pep Guardiola (Manchester City/SPA)
Lionel Scaloni (Argentina/ARG)
Gian Piero Gasperini (Atalanta/ITA)