Lentamente, e forse a fatica, Leonardo Pieraccioni sta abbandonando il cliché dei suoi film: il giovane impenitente e guascone che vive in provincia, nella cui esistenza piomba una donna a cui dire di no è impossibile.
Dopo “Il sesso degli angeli” dello scorso anno, in cui Pieraccioni si calava nel ruolo di don Simone, parroco di provincia che eredita dallo zio un bordello in Svizzera, per “Pare parecchio Parigi” si ispira ad una storia vera: quella di Michele e Gianni Bugli, due fratelli che nel 1982 fanno credere al padre malato di essere partiti con la roulotte con destinazione Parigi, in realtà senza mai uscire dal loro podere.
Per complicare un po’ la storia, Pieraccioni infila nella trama i rapporti difficili di tre fratelli interpretati da Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e lo stesso Leonardo. Più il ruolo del padre, affidato a Nino Frassica, una certezza.
Oltre a dirigere e interpretare il film – il quindicesimo da regista e il sedicesimo come sceneggiatore della sua carriera - Pieraccioni firma il soggetto scritto con Filippo Bologna (autore del fortunato “Perfetti sconosciuti”), e la sceneggiatura di Alessandro Riccio.
La pellicola ha ricevuto critiche contrastanti da parte della stampa. Da una parte, alcuni hanno apprezzato la delicatezza e l’ironia con cui Pieraccioni affronta i delicati temi della famiglia e della malattia, riuscendo a commuovere e a divertire allo stesso tempo. Ma dal lato opposto, le critiche si sono concentrate sulla banalità della trama, imperniata su una poco credibile e forzata situazione che i protagonisti si trovano a vivere.
In effetti, Pieraccioni ha scelto da sempre di ritagliarsi il ruolo del clown triste, un po’ da giullare moderno, attaccato al dialetto aspirato fiorentino che ha trasformato in un marchio di fabbrica, ma in compenso ha sempre tenuto alla larga le facili cadute verso la volgarità che al contrario imperniano la maggior parte delle commedie italiane.
Il suo film d’esordio, “I laureati”, uscito nel 1995, ha incassato 70 miliardi di lire rimanendo ad oggi il quarto film italiano più visto di sempre.
LA TRAMA
Per esaudire il desiderio di un vecchio e malatissimo padre (Nino Frassica) di non aver fatto un viaggio a Parigi con i figli (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua), tre fratelli che non si parlano da cinque anni fingeranno di partire con lui da Firenze a bordo di un camper, che non uscirà mai dai confini di un maneggio di cavalli. Il viaggio, messo in scena perché ai figli è stato proibito di allontanare il padre dalla struttura ospedaliera che glielo ha affidato, diventerà una paradossale, avventurosa e irresistibile occasione per tentare di far riavvicinare i fratelli e cercare di riconciliarsi con il padre.
IL CAST TECNICO
Regia – Leonardo Pieraccioni
Soggetto – Leonardo Pieraccioni, Filippo Bologna
Sceneggiatura – Leonardo Pieraccioni, Alessandro Riccio
Produttore – Leonardo Pieraccioni
Produzione – Levante Film, Rai Cinema
Distribuzione – 01 Distribution
Fotografia – Fabrizio Lucci
Montaggio – Patrizio Marone
Musiche – Gianluca Sibaldi
Scenografia – Biagio Fersini
Costumi – Claudio Cordaro
CAST ARTISTICO
Leonardo Pieraccioni – Paolo
Giulia Bevilacqua – Monica
Chiara Francini – Angelica
Nino Frassica – Nino
Massimo Ceccherini – Francesco