È Parigi, la prima grande città al mondo ad andare controcorrente: dopo anni di polemiche e accuse, il comune ha deciso di chiedere direttamente ai cittadini di decidere il futuro dei monopattini elettrici. E l’89% di coloro che sono andati a votare non ha avuto alcun dubbio: eliminiamoli.
Croce e delizia di qualsiasi grande centro urbano, da soluzione per la micro mobilità cittadina amata dai giovanissimi, per molti i monopattini elettrici si sono trasformati in una piaga della società: abbandonati ovunque senza ritegno, a volte usati in due, sfrecciano ovunque incuranti di stop, semafori, marciapiedi e sensi unici, anche se ovunque esistono regole e sanzioni comunque difficili da far rispettare.
Così, il misero 8% del 1,3 milioni di abitanti di Parigi, gli unici ad aver voluto esprimere la propria opinione hanno deciso per gli altri, costringendo la sindaca Anne Hidalgo a bandire i 15mila monopattini che circolano in città dal prossimo 1° settembre.
E in casa nostra? A parte Bologna, che ha sempre rifiutato di adottarli per via di un tessuto urbano complicato, sono parecchie le città sul piede di guerra: da Torino a Roma e Palermo, tutte in attesa dell’annunciato decreto Salvini sulla sicurezza stradale, nella speranza che introduca qualcosa di sensato e soprattutto applicabile in concreto. Ma l’idea italiana non è comunque di bandirli, quanto piuttosto di seguire l’esempio di altre grandi città come Madrid, Lisbona e Oslo, dove sono contingentati: 6mila nella capitale spagnola, 9mila in quella portoghese e al contrario divieto assoluto di uso nelle ore notturne per quella norvegese. A livello di nuove norme si parla di introduzione della targa con codice alfanumerico identificativo, velocità massima limitata a 20 km/h, ridotta a 6 nelle aree pedonali e noleggio consentito solo a maggiorenni.
A introdurli nel 2019 era stato il decreto firmato dell’allora ministro dei trasporti Danilo Toninelli, che concedeva ai comuni la sperimentazione cittadina di monopattini, segway, monowheel e hoverboard. L’anno successivo, con la legge di conversione del DL Milleproroghe, erano entrate in vigore le regole, che equiparavano i monopattini elettrici a velocipedi e biciclette, ovvero da utilizzare solo su strade urbane. Tutto il resto è giungla.