Le nonne lo sapevano, l’hanno sempre saputo: in caso di problemi di digestione, spasmi, coliche, costipazione, diarrea, nausea, problemi al fegato, febbre e ritenzione idrica, nulla è meglio di una bella cura a base di pere.
Oltre a tutto questo, che ne faceva un rimedio naturale in tempi non si sospetti, la ricerca scientifica ha scoperto che le pere, seconde solo alle mele nella classifica del gradimento, sono in realtà un concentrato di vitamine e minerali che diventano preziosi nel mantenere in piena forma i meccanismi dell’organismo. Facili e buone da consumare sia cotte che crude, da sole o come condimento di piatti, insalate e dolci, le pere sono anche straordinarie alleate nei processi di rallentamento dell’invecchiamento grazie alla presenza di antiossidanti come i carotenoidi, fondamentali nella protezione dallo stress ossidativo.
Ma non basta ancora, perché la presenza di fibre che riducono i rischi di ipertensione aiutano anche il cuore e sono una mano santa per mantenere bassi i livelli di colesterolo cattivo (LDL). E come se non bastasse catechine, polifenoli, acido clorogenico e altri acidi fenolici prevengono la formazione di placche nelle arterie.
Finito? Macché: le pere allargano il loro raggio di protezione fino al cervello, dove grazie ad acidi fenolici, catechine e vari antiossidanti fanno da barriera protettiva ai neuroni, riducendo il rischio di malattie e disturbi.
Ricche di calcio e magnesio, le pere fanno bene anche a scheletro, articolazioni e muscolatura, e le fibre presenti nella buccia finiscono per fare la loro parte perfino nella produzione dei neurotrasmettitori del buonumore.
Se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno, una pera consumata regolarmente tiene lontano lo stress e aiuta a dormire meglio.