Galleria fotografica

C’è chi è convito che il “Pickleball” sia l’inizio della fine per il “Padel”, lo sport con racchetta che aveva quasi spazzato via del tutto il tennis, se non fosse per l’effetto Jannik Sinner.

E in effetti, fra circoli e club, i campi da Pickleball si moltiplicano a gran velocità per stare dietro ad una disciplina che unisce tennis, badmington e ping-pong da giocare prevalentemente in doppio anche se nulla vieta di cimentarsi nel singolo. Adatta a qualsiasi età, non richiede particolari abilità e preparazioni fisiche ed è considerata una disciplina “total body”, che coinvolge tutto il corpo: dalle gambe, chiamate in causa dagli scatti, agli addominali, le braccia e le spalle. Favorisce inoltre forza, resistenza, equilibrio e coordinazione, migliora la salute cardiovascolare e lo stato generale di benessere.

Il campo da gioco, lo stesso del badmington, misura 13,41 metri in lunghezza, 6,10 in larghezza e la rete è alta 91 cm, mentre le palline sono in plastica forata, con diametro pari a 7,62 cm, e le racchette ricordano quelle da spiaggia, disponibili in materiali e con costi diversi. Ogni partita si gioca sugli 11 punti, solitamente al meglio di tre set, proseguendo a oltranza quando i giocatori raggiungono la parità a quota 10 punti. Prima di ogni colpo al volo la palla deve rimbalzare una volta per lato, regola che favorisce anche i principianti rallentando l’azione. La particolarità è la zona di circa 2 metri a ridosso della rete, chiamata “kitchen” (cucina), nella quale è vietato colpire la palla al volo.

In realtà, di nuovo il Pickleball non ha nulla: a inventarlo, nel 1965, erano stati tre amici, tra cui Joel Prichard, un membro del Congresso americano, con l’idea di trovare un passatempo ai loro figli annoiati nel corso di una vacanza. Negli Stati Uniti – dove la disciplina ha preso più piede - i praticanti sono ormai oltre 50 milioni e 100mila i tesserati alla “USA Pickleball Association”. Ma non basta ancora, perché nel mondo, in poco più di un anno, ben 37 Paesi sono entrati ufficialmente nella “International Pickleball Federation”, con l’idea di arrivare ad essere ammessi fra le discipline olimpiche.

Uno dei maggiori esperti mondiali è Matt Manasse, ex giocatore di tennis diventato l’allenatore delle star di Hollywood che sempre di più scoprono il Pickleball, tra i suoi allievi nomi come Jamie Foxx, Matthew McConaughey, Emma Watson, Selena Gomez, Leonardo DiCaprio e George Clooney.

In Italia, il Pickleball è invece storia recente: l’arrivo risale appena al 2018 a Pescara, dove insieme ai primi tre campi sul suolo italiano nasce la “AIP” (Associazione Italiana Pickleball).