Se una ricerca scientifica si potesse ridurre ad uno slogan suonerebbe così: volete vivere in salute? Giocate a ping-pong.
Sono i serissimi risultati di uno studio realizzato dalla professoressa Wendy Suzuki, titolare della cattedra di neuroscienze alla New York University, che dopo aver seguito per mesi diversi volontari, è giunta alla conclusione che il “tennis da tavolo”, com’è anche conosciuto, migliora le funzioni cognitive, il processo decisionale e la motricità, ma soprattutto è utilissimo anche contro i disturbi neurodegenerativi come Alzheimer e Parkinson.
Teorie che in Francia hanno già visto nascere iniziative come “Ping Alzheimer” e “Ping Parkinson”, campagne divulgative per spiegare l’impatto positivo e sottovalutato del tennis da tavolo. “Il ping-pong non è solo uno sport. È una scuola di vita, un modo per costruire ponti tra le generazioni e rafforzare i legami sociali”, afferma Lucie Coulon, consulente tecnico della Federazione Francese di Tennis Tavolo.
Ancora prima si era mosso il Giappone, dove grazie ad altri studi scientifici è stato appurato che il ping-pong stimola il flusso sanguigno cerebrale contribuendo a rallentare la progressione della demenza.
Altro che passatempo estivo o terreno di sfida per serate fra amici, il ping-pong richiede strategia, coordinazione e velocità, che significa mettere in moto corpo e mente, attivando parti del cervello umano in genere poco utilizzate nella vita di tutti i giorni. Ogni colpo esige calcoli velocissimi su traiettorie e forza da imprimere in base alla posizione dell’avversario: gesti che in pochi centesimi di secondo attivano aree come la corteccia prefrontale e il cervelletto, da cui dipendono sia la pianificazione della strategia che il coordinamento motorio, ma anche il cuore, stimolato da movimenti rapidi e scambi veloci e imprevedibili.
E come se non bastasse, come accennato prima, il ping-pong si è dimostrato un ottimo antidoto allo stress per la capacità di aumentare la produzione di endorfine che favoriscono la sensazione del benessere.
Altro dettaglio da non sottovalutare: trattasi di passatempo divertente, popolare, democratico, accessibile a tutti e a qualsiasi età. Non richiede particolari attrezzature a parte un tavolo, una piccola rete, due racchette e una pallina.