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Perfino il ritorno nelle edicole ucraine di “PlayBoy”, celebre pubblicazione erotica statunitense ideata da Hugh Hefner nel 1958, è un segno della voglia di uscire dallo stallo del conflitto con la Russia.

In copertina, per celebrare il ritorno della pubblicazione, una presenza simbolica: Iryna Bilotserkovets, ex modella, nota presentatrice televisiva nonché moglie di un deputato, collaboratore strettissimo di Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, che pochi giorni dopo l’invasione è stata ferita nel corso di un attentato mentre tornava a casa in auto insieme ai tre figli, riportando diverse ferite, alcune così gravi che secondo i medici aveva poche probabilità di sopravvivere.

Curata a Berlino, dove è stata sottoposta a numerosi interventi di chirurgia plastica, Iryna ha dovuto fare i conti con la perdita di un occhio. “Non si trattava più di preservare la bellezza, ma di capire se sarei sopravvissuta o meno. Ricordo la prima volta che mi sono vista allo specchio avevo tubi che spuntavano ovunque, ero piena di punti di sutura, con la mascella frantumata e senza un occhio: ero un mostro”.

Non è un caso se Iryna, in tutta la sua prorompente bellezza, compare con un ridottissimo bikini in metallo e una benda a coprirle l’occhio. Diventata un simbolo della resistenza ucraina, attualmente guida un’associazione di artisti che organizza eventi per tenere alto quanto possibile il morale delle truppe impegnate al fronte.