Nata come semplice pelletteria sotto i portici di Galleria Vittorio Emanuele, nel centro di Milano, il marchio “Prada” vive ormai una doppia realtà: da una parte la holding che controlla un impero della moda fatto di abbigliamento, borse in pelle, accessori e scarpe, dall’altra un’altissima dose di raffinata tecnologia e design.
E se l’esempio più lampante finora era “Luna Rossa”, la galleria di sensazionali imbarcazioni da gara progettate e realizzate dal 1999 in poi, con la più recente capace di volare letteralmente sull’acqua, un nuovo passo in avanti è la firma sulle nuove “AxEMU” (Axiom Extravehicular Mobility Unit), le tute destinate ad accompagnare gli astronauti nelle passeggiate sulla superficie della Luna previste nel 2026, a quasi 60 anni dai primi passi ormai leggendari di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio del 1969.
Presentate poche ore fa in anteprima mondiale all’International Astronautical Congress di Milano, le tute rappresentano l’evoluzione del modello “xEMU” (Exploration Extravehicular Mobility Unit) realizzato dalla Nasa per le attività esterne alla Stazione spaziale internazionale. “La sfida più difficile - ha ammesso Russell Ralston, vicepresidente esecutivo delle attività extraveicolari per Axiom Space – è stata lo sviluppo degli stivali, per cui oggi siamo orgogliosi di aver raggiunto un compromesso perfetto fra funzionalità, comodità e design”.
La tuta è concepita in modo da adattarsi in non più di due minuti alle diverse corporature degli astronauti, sia uomini che donne, ed è in grado di tollerare per almeno due ore le temperature estreme del polo sud lunare e il clima rigido delle regioni in ombra, le zone dove scenderà Artemis 3, supportando fino ad un massimo di otto ore le attività extraveicolari. Dotata di sistemi di ridondanza e di un sistema di diagnosi integrato per garantire la sicurezza di chi la indossa, la tuta racchiude un sistema rigenerabile di rimozione dell’anidride carbonica e una tecnologia di raffreddamento per eliminare il calore eccessivo. Fondamentale, si legge nella documentazione ufficiale, il know-how di Prada, che ha permesso di adottare tecnologie avanzate e metodi di cucitura innovativi per conciliare la funzionalità con l’estetica del rivestimento bianco, aumentando comfort e prestazioni degli astronauti.
“Questo è solo l’inizio dell’inizio – ha commentato Lorenzo Bertelli - stiamo testimoniando il principio di una nuova Era, come fu internet negli anni '80. Oggi l’accesso allo spazio è ancora cosa per pochi, ma esattamente come nell’informatica, in pochi anni i prezzi si ridurranno. Vogliamo partecipare a questo sviluppo, che per noi è un’avventura. E tutti dovrebbero concedersi la bellezza di un’avventura. Come mio padre, all’inizio degli anni 90, decise di estendere l’interesse aziendale a un ambito completamente nuovo per noi, che ci ha visto investire più di un miliardo di euro, oggi ritengo necessario occuparsi di spazio. Non è una questione commerciale o di marketing. A quelli, eventualmente, penseremo poi, ma superare i nostri limiti è uno dei valori che meglio riflettono lo spirito di Prada. Sono molto orgoglioso del risultato che mostriamo oggi, è il primo passo della collaborazione con Axiom Space”.