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Italia-Germania 1 a 0. Possiamo considerarla una vittoria, la più recente decisione presa dal “Rat für deutsche Rechtschreibung”, il serissino ufficio ortografico tedesco che dopo averci pensato a lungo è arrivato alla saggia decisione: d’ora in poi non si potrà più dire “spagetti”, senza l’acca che fa la differenza, ma “spaghetti”, esattamente come fanno quegli indiavolati italiani che una ne sanno e cento ne inventano.

Così ha deciso il consiglio per l’ortografia tedesca, più o meno l’equivalente della nostra “Accademia della Crusca”, dove fior di esperti in linguistica e filologia studiano le mutazioni della lingua italiana attraverso il tempo.

La decisione, già ratificata dalla Giunta Provinciale di Bolzano, nasce in realtà dalla rielaborazione del “Regolamento ufficiale dell’ortografia tedesca”, e nel caso specifico degli spaghetti dall’intervento del rappresentante dell’Alto Adige, presente di diritto all’interno del consiglio plenario dell’ortografia tedesca, che si è fatto portatore dell’esigenza di restituire al piatto simbolo della cultura gastronomica italiana la grafia corretta.

Oltre agli “spagetti”, l’ufficio per la nomenclatura ufficiale tedesca ha aggiornato il neologismo “whatsappen”, termine che fa riferimento all’app di messaggistica più usata del mondo, il cui uso è stato sdoganato anche in contesti ufficiali come nelle scuole.

Il Regolamento ufficiale contiene le norme e le codifiche dell'ortografia tedesca - conclude Gertrud Verdorfer, direttrice della Ripartizione pedagogica della Direzione Istruzione e Formazione tedesca dell’Alto Adige - il glossario è stato ampiamente aggiornato, sono state eliminate varianti straniere ‘germanizzate’, la sezione delle regole è stata modificata dove necessario e il capitolo sulla punteggiatura è stato completamente riorganizzato”.