Giovedì sera, gli Azzurri di Spalletti affrontano la Nazionale spagnola nel secondo incontro della fase a gironi di “Euro 2024”, gli europei ospitati in Germania.
Per essere ancora più precisi, l’incontro si gioca sul terreno della “Veltins-Arena” di Gelsenkirchen, nella regione Renania-Vestfalia: un impianto modernissimo, inaugurato nel 2001, con 61.481 posti a sedere, che normalmente ospita gli incontri casalinghi dello “Schalke 04”, formazione un tempo capace di imporsi sul piano internazionale e nella “Bundesliga”, ma che oggi veleggia come può nelle zone basse della classifica della seconda divisione, l’equivalente della nostra serie B, con in più l’incubo di un buco da 168 milioni di euro che più volte ha portato il club sull’orlo del fallimento.
Eppure, alla fede calcistica non si comanda, e sono davvero tanti i tifosi dello Schalke 04 ad aver voluto acquistare un loculo nel cimitero costruito a poca distanza dalla Veltins-Arena. Realizzato su un’estensione di circa 4mila metri quadri come fosse uno stadio in miniatura, con un prato centrale, due porte e panchine disseminate lungo il perimetro, lo “Schalke-FanFeld” è disseminato di fiori bianchi e blu, i colori sociali dell’amatissima squadra di Gelsenkirchen.
Il cimitero può contenere un massimo 1904 feretri, cifra che ricorda l’anno di formazione e spiega anche la cifra che compare accanto al nome della squadra, ed essere tumulati ha un costo variabile in base al settore, esattamente come accade in uno stadio alla gente ancora viva e vegeta. Si va dal prezzo base di 2.800 euro per un loculo a cui, dopo aver aggiunto le tasse dei servizi cimiteriali comunali e quelli delle pompe funebri, il conto finale sfiora i 5.500 euro.
Nel prezzo, spiega un depliant, è inclusa la scelta del settore, la progettazione, la lapide, la cura dell’addobbo floreale e la manutenzione ordinaria per 25 anni. Dettagli che nel 2013 sono valsi allo Schalke-FanFeld il titolo di cimitero più bello e accogliente di tutta la Germania.
A dirla tutta, il cimitero dei tifosi dello Schalke 04 non è il primo al mondo: ad avere l’idea in tempi non sospetti era stato il “Boca Junior”, club argentino fra i più amati, per i continui ultimi desideri di tifosi che chiedevano l’autorizzazione per far spargere le proprie ceneri sul prato della “Bombonera”, nome con cui è conosciuto lo stadio “Alberto José Armando” di Buenos Aires. A seguire, nel 2008, ci aveva pensato l’Amburgo, al nord della Germania, seguito a ruota dal cimitero dell’Atletico Madrid. In senso lato, ovviamente.