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Si avvicina la fine dell’anno, e a quasi sei mesi di distanza dalle vacanze estive c’è voglia di cambiare aria, almeno per qualche giorno. Ma le compagnie aeree lo sanno, prevedono tutto, e i prezzi dei voli schizzano all’insù di conseguenza. Di modi, tutorial e consigli per risparmiare è pieno il web, qualcuno più efficace altri meno, ma non sono molti quelli che consigliano di mettere in pratica lo “Skiplagging”.

In realtà è un trucco che consiste nell’acquistare un volo che faccia scalo nella città meta della vacanza, per poi saltare la coincidenza. A conti fatti, assicurano i più avvezzi, un trucchetto che permette di risparmiare parecchio denaro, ma che le compagnie aree iniziano a frenare.

Tutto si deve a Aktarer Zaman, un giovane ingegnere che nel 2013 ha trovato la sua missione: aiutare chi ama viaggiare a pagare il meno possibile. Il suo sito skiplagged.com, secondo quanto ammesso dallo stesso Zaman, in un anno appena ha aiutato più di 12milioni di persone a individuare il volo giusto per mettere in pratica il trucchetto. Il suo metodo è semplice e parte dal metodo usato dalle compagnie aree per pianificare i voli, basato sull’hub-and-spoke, ovvero un modello di sviluppo degli aeroporti concentrato in particolare su uno scalo nel quale concentrare tutti – o la maggior parte – dei voli. Ed è proprio in quel punto che Aktarer ha individuato una falla, perché i prezzi non sono calcolati in base alla distanza ma sulle richieste di mercato partendo dallo scalo utilizzato come principale.

Ma come anticipato, le compagnie aeree se ne sono rese conto e molte hanno deciso vietare lo Skyplagging, mettendo in campo una serie di rischi che spesso culminano addirittura con denunce penali, perché passi e si diffonda il messaggio della “zero tollerance” che metta la parola fine al fenomeno prima che sia troppo tardi.

Un rischio che Zaman ha messo in conto, visto che finora la United, la American e Southwest hanno messo in campo i propri legali per trascinarlo davanti in tribunale ma senza ottenere grandi risultati. Lui si difende, dicendosi pronto a dimostrare che le compagnie aree con lo Skiplagging non subiscono alcun danno, ma sono piuttosto i viaggiatori a poter acquistare voli che altrimenti non potrebbero permettersi.

Fra gli svantaggi dello Skiplagging l’impossibilità di portare bagagli in stiva, perché altrimenti rimarrebbero a bordo fino a destinazione, e l’eventualità che al ritorno ci si trovi il biglietto annullato dalla compagnia, che nel frattempo si è accorta di aver perso strada qualche passeggero.