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C’è un uomo dall’aria curiosa che si aggira per le Olimpiadi di Parigi: non è in gara in nessuna disciplina, ma non manca mai quando in gara c’è un americano. Si chiama “Snoop Dogg”, pseudonimo di Calvin Cordozar Broadus Jr, nato a Long Beach, in California, nel 1971, di professione rapper, attore e produttore discografico.

A 52 anni, reso celebre da brani come “Drop It Like It’s Hot”, “Gin and Juice”, “Who Am I (What’s My Name?)” e 16 nomination ai Grammy, Snoop è a Parigi grazie al successo riscosso in patria durante le precedenti olimpiadi, quelle di Tokyo, quando insieme al comico Kevin Hart aveva commentato per la “NBC” diverse gare tralasciando la visione tecnica per dare spazio all’ironia. Visto il successo, la “NBC” lo ha spedito a Parigi, dove oltre a fare la sua parte di tedoforo, portando la fiaccola per le strade di Saint-Denis, poi ceduta all’attrice Laetitia Casta, non si perde una gara degli americani. “Avremo delle competizioni incredibili e, naturalmente, io porterò lo stile di Snoop. Saranno i Giochi Olimpici più epici di sempre, quindi rimanete sintonizzati e non perdete tempo. Eleviamo, festeggiamo e rendiamo indimenticabili questi Giochi, facciamo esplodere la competizione e facciamo in modo che i migliori brillino come l’oro. Pace e amore Olimpico, capito?”, ha commentato poco prima della partenza dai microfoni del “Sunday Night Football”.

Secondo voci di “gossip” pubblicate su diverse testate americane, un impegno sottoscritto a fronte di un contratto dalla parcella esorbitante: circa 500mila dollari al giorno, più o meno 450mila euro, che significa portarsi a casa 8 milioni di dollari per una ventina di giorni a Parigi.

Schietto, diretto, simpatico e ironico, tutt’altro che il classico commentatore impettito, per il pubblico la sua presenza è diventata una costante: arriva a piedi, fa la fila con gli altri spettatori, scherza e ride con tutti, incita, sostiene, fa il tifo e soprattutto spunta ovunque, ed è impossibile non riconoscerlo anche per via dell’abbigliamento, sempre patriotticamente virato sullo “stars and stripes” o adattato alla situazione, come durante le gare di ippica (la sua passione), dove si è presentato vestito da perfetto fantino. Anche durante le interviste le sue domande sono spiazzanti, ma in fondo non così lontane da quelle che si fa la gente comune. Come quando a Sunisa Lee, nazionale di ginnastica artistica americana, ha chiesto come sia possibile fare “tutti quei movimenti su piccolo pezzo di legno”, che poi sarebbe la trave.

Ma non basta ancora, perché il rapper più amato d’America si è anche cimentato in lezioni di nuoto con l’ex olimpionico Michael Phelps, per poi provare sulla propria pelle un’oretta di Judo con la squadra olimpica statunitense, e altrettanto con quella di sollevamento pesi, per poi salire sul pullman della nazionale americana di Basket sedendo al fianco delle star dell’NBA.

Ma più che altro, Snoop sugli spalti non riesce a stare fermo: balla, scherza con gli spettatori e non perde occasione di farsi un selfie con chiunque incroci, compreso uno diventato virale con il nostro Albano.